Nel 2013 fu protagonista di uno straordinaria intervento a Umbria Jazz 13 all'Arena Santa Giuliana con la cantante Simona Molinari
“Addio alla storica chitarra di Franco Cerri, protagonista ad Umbria Jazz e Umbria Jazz Winter tra il 2011 e 2015.
Ha suonato con quasi tutti i più grandi jazzisti italiani ed è stato alla testa di quartetti e quintetti propri, nei quali figurano anche talenti della scena italiana quali Gianluigi Trovesi e Tullio De Piscopo.“
Recita così una nota stampa di Umbria Jazz alla notizia della scomparsa, oggi 18 ottobre all’età di 94 anni, del celebre chitarrista italiano.
La carriera
Autodidatta, inizia la carriera musicale nel ’45 (a 19 anni) nell’orchestra di Gorni Kramer grazie alla presentazione del Quartetto Cetra che lo aveva ascoltato dal vivo.
Dal ’50, con il sassofonista Flavio Ambrosetti, forma il suo Franco Cerri Quartet, con cui incide i primi dischi e si esibisce in tutta Europaa fianco dei nomi sacri del jazz.
Sempre negli anni ’50, la Rai lo chiama inoltre come conduttore di alcuni programmi divulgativi sul jazz per la neonata televisione italiana come «Di jazz in jazz», «Jazz primo amore», «Il jazz in Italia» e «Il jazz in Europa», ed è proprio in queste occasioni che si mette in luce come showman oltre che come musicista, al punto da essere chiamato spesso come ospite in Il Musichiere e in Buone vacanze.
Ma la sua è una carriera a tutto tondo, Come musicista ha accompagnato Mina, Bruno Martino e Roberto Vecchioni, come attore lo troviamo con Renato Rascel in «Tobia, candida spia» e accetta anche di fare pubblicità (i più, infatti, lo ricordano come l’Uomo in ammollo per una nota marca di detersivi).
Quella volta a Umbria Jazz13
Ma Franco Cerri è anche l’elegantissimo signore, già abbondantemente oltre gli 80anni che nel 2013 ha accompagnato la cantante Simona Molinari all’Arena Santa Giuliana, in occasione di Umbria Jazz13, in un medley di famose hit italiane degli anni ’60.
Noi lo ricordiamo così, proprio come allora sottolineammo la straordinaria educazione ed i modi di una signorilità assoluta che facevano pensare ad un jazz italiano dalla matrice molto meno americana di quanto si possa pensare.
Franco Cerri quella volta si prese il più bello, lungo, caloroso e commovente applauso della platea del Santa Giuliana mai sentito fino a quel momento di programmazione di UJ. Alto, elegante in giacca e cravatta, in pienissima forma e dalla classe intatta, Cerri per ringraziare tutti, mentre era immobile, quasi impietrito per l’omaggio del pubblico, flautò con un filo di voce, “Grazie, stanotte non dormo. Siete un pubblico molto dolce”.
E non c’è altro da aggiungere!
Quella sera del 2013, Simona Molinari si trasformò, quando entrò in scena Franco Cerri, e con intimità “bollente” cantò Tua. La cronaca ricorda la famosa censura alla cantante Jula De Palma che la presentò a San Remo nel 1959, interpretandola, secondo i censori, in modo troppo realistico e sensuale.
La Molinari invece, nella notte perugina del 2013, ci mise una robusta dose di passione a 360°, merito anche del M° Cerri che sapeva indicare all’artista la via più sicura ed il tono adatto per far capire ciò che c’è da capire.
E avere dei ricordi così vivi è il più onesto e concreto gesto che si possa avere per onorare la memoria di questo straordinario artista.
Grazie di tutto Franco, e ci vediamo di là!
Foto: Tuttoggi.info (Carlo Vantaggioli)
Video: Romano Carrano (Canale Youtube)