Ad Assisi la cultura vince e convince: boom di visitatori e iniziative per i musei cittadini - Tuttoggi.info

Ad Assisi la cultura vince e convince: boom di visitatori e iniziative per i musei cittadini

Flavia Pagliochini

Ad Assisi la cultura vince e convince: boom di visitatori e iniziative per i musei cittadini

Dom, 19/02/2023 - 12:52

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Ad Assisi la cultura vince e convince: boom di visitatori e iniziative per i musei cittadini | Tutti i dati dei poli museali assisani

C’è una Assisi laica, nascosta e a volte ‘oscurata’ dalla ricchezza spirituale e non solo della così detta “città serafica” che finalmente, dopo anni di “usato sicuro”, sembra si stia provando a valorizzare, anche grazie alla riapertura della Torre del Capitano del Popolo che torna quasi come un contraltare laico ma anche una aggiunta al campanile di San Rufino – riaperto qualche anno fa grazie alla tenacia di don Cesare Provenzi – e al museo diocesano,  situato nei sotterranei della cattedrale e del palazzo dei Canonici.

Si tratta dell’Assisi romana e medievale, un tesoro prezioso di scrigni che può portare un valore aggiunto alla città e provare a rilanciarla nell’immaginario collettivo non solo come la città dello “spirito di Assisi” e della “pace”, ma anche come un luogo di ricchezze “profane”. D’altronde, accanto a ben tre Basiliche papali ricche di arte e storia, Assisi ospita la Rocca Maggiore, attualmente chiusa per lavori di restauro che termineranno in questa primavera, ma che per anni è stata il monumento laico più visitato dell’Umbria.

I numeri dell’Assisi “laica”

L’Assisi laica d’altronde piace: rispetto al 2019 – anno turisticamente significativo, in quanto non ancora segnato dagli effetti della pandemia – nel 2021 c’è stato infatti un aumento del 21%, pari a circa 4mila visitatori in più (in totale sono stati circa 19mila, escludendo la Rocca Maggiore che nel 2019 era fruibile).  Nel corso del 2022, i musei civici di Assisi hanno registrato oltre 23mila visitatori, per quello che il responsabile dell’ufficio turismo, Giulio Proietti Bocchini, definisce “un trend in crescita”.

LuogoVisitatori 2022Note
Rocca Maggiorein riaperura a primavera dopo i restauri
I musei civici di Assisi23.000
Foro Romano17.800
Pinacoteca comunale2.600
Torre del Popolo2.000aperta a ottobre 2022 dopo lavori
Domus del Properzio e del Larario1.000apertura nei fine settimana o su richiesta

In una ipotetica passeggiata che parte dalla Rocca Maggiore, l’Imponente fortezza medievale, che domina la città e la valle sottostante, arrivando in piazza del Comune si trova la Torre del Popolo, monumento simbolo di Assisi. Risalente al tredicesimo secolo, che ha registrato oltre 2mila visite, pur essendo stata aperta al pubblico nel mese di ottobre e in maniera continuativa soltanto dall’8 dicembre. Sempre nella zona di piazza del Comune, sito museale che ha fatto registrare i numeri maggiori è il Foro Romano, posto al di sotto dell’attuale Piazza del Comune, con oltre 17.800 ingressi. Nella zona del vescovado – chiesa di Santa Maria Maggiore ci sono le due Domus del Properzio e del Larario, con mosaici e ambienti affrescati, che, aperte perlopiù nei weekend e su prenotazione, ottengono comunque un migliaio di turisti. A chiudere la Pinacoteca comunale – al piano nobile di Palazzo Vallemani, in via San Francesco, con affreschi di epoca medioevale e rinascimentale, provenienti da edifici civili e religiosi di Assisi e dintorni – con quasi 2.600 visitatori.

View of Rocca Maggiore in historic town Assisi, Umbria, Italy

Città d’arte, è boom anche ad agosto: i buoni risultati di Assisi

Da segnalare che l’Assisi città d’arte laica funzionare molto bene come attrattore anche in periodi in cui il turismo normalmente non è concentrato sulle città d’arte. Ad agosto, infatti i turisti prediligono le vacanze al mare, ma in controtondenza ad Assisi “Il mese con maggiore affluenza di visitatori – illustra Proietti Bocchini – è stato agosto, con oltre 4.650 ingressi totali. Ottimi anche i dati del periodo natalizio, con oltre 4mila visite fra l’8 dicembre 2022 l’8 gennaio 2023. Insomma il 2022 è stato il primo anno con trend turistico molto favorevole, dopo la pandemia. Anche la rete museale, al netto della Rocca Maggiore chiusa per restauro, ha registrato numeri in crescita. Il vero banco di prova sarà il 2023, anno rispetto al quale l’amministrazione comunale sta mettendo in campo nuove strategie per un maggiore sviluppo del turismo culturale. Sono, infatti, in cantiere diversi progetti per una promozione più efficace dell’immagine di Assisi e per migliorare l’accessibilità al patrimonio culturale e artistico cittadino, rendendolo sempre più inclusivo. La rete dei
musei civici, inoltre, si sta integrando sempre più con le altre realtà museali della città e del territorio, per valorizzare al meglio l’intero patrimonio artistico e monumentale
”.

Museo diocesano e campanile di San Rufino: boom di eventi e visitatori

E infatti anche l’Assisi religiosa e i suoi tesori non mancano di impreziosire l’offerta turistica. È il caso del Museo diocesano e cripta di San Rufino, aperto 80 anni fa dall’allora vescovo Nicolini per conservare le opere più importanti provenienti dalla cattedrale e da alcuni oratori delle confraternite assisani.

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Oggi il Museo custodisce circa 300 opere, di cui quasi un centinaio sono esposte in un percorso di visita articolato in nove sezioni. Inoltre, grazie al recupero funzionale, realizzato con fondi propri della parrocchia di San Rufino e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e fortemente voluto da don Cesare Provenzi, parroco della Cattedrale, nel 2017 è tornata fruibile la torre campanaria della Cattedrale, permettendo di godere di un panorama mozzafiato su Assisi dalla cima della torre, ma anche di un percorso espositivo nelle due sale che inframezzano i 130 scalini.

LuogoVisitatori 2022
Museo Diocesano e Cripta di San Rufino45.800
Campanile di San Rufino17.000

In questo caso a fornire i dati è Francesca Cerri, responsabile dell’ufficio diocesano per i beni culturali. Nel 2022 ci sono stati quasi 46.000 ingressi al Museo Diocesano e Cripta di San Rufino di Assisi. nello specifico 45.820 persone hanno visitato il museo della Cattedrale, e di queste 16.948 hanno anche salito i gradini del campanile di San Rufino. Dati in crescita rispetto al 2021, quando il Museo aveva visto 25.736 ingressi di cui 2.800 al campanile, e anche rispetto al 2019, quando si erano registrate 40.113 presenze di cui 10.270 per il campanile.

C’è stata sicuramente una voglia in più di entrare, anche da persone e famiglie con bambini che magari in passato non sarebbero entrati. E ciò ci ha portato a organizzare eventi specifici per famiglie e anche per chi si è mosso dall’Umbria“, dice Cerri. E poi sono state realizzate due mostre, Progetto Genesi 2021-2022 Arte e Diritti Umani e una sulla passione di Gesù, entrambe molto apprezzate e che hanno permesso di ottenere, con laboratori e workshop a cadenza settimanale, molti visitatori di prossimità e anche in inverno, un periodo notoriamente ‘scarso’ dal punto di vista turistico. A luglio è stato invece presentato il restauro del trittico di Matteo da Gualdo, “un lavoro lungo e complicato realizzato grazie al finanziamento ottenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio, un evento molto importante e che ci stava a cuore“.

Assisi tra arte e storia: un tesoro tutto da scoprire

Al fianco dunque dell’Assisi polo religioso e cui tutto il mondo guarda, rappresentata in primis dalle Basiliche di San Francesco e Santa Maria degli Angeli, ma senza dimenticare la Basilica di Santa Chiara, ultimamente al centro di serie televisive, film, e trasmissioni tv, c’è anche una ricchezza laica, storica e culturale che può rappresentare indubbiamente un valore aggiunto. Una richiesta che i cittadini avanzano da tempo, spesso frenata da (tanti) politici, di destra e di sinistra, che pensano che bastino Santa Chiara e San Francesco per “tirare a campare” anche negli anni a venire. E chissà che i buoni risultati di questi mesi non convincano finalmente anche i più scettici che si può fare di più…

Ha collaborato Sara Cipriani

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