Assisi festeggia domani il 25 aprile, l’anniversario della Liberazione, un giorno importante per la storia d’Italia perché simbolo della resistenza militare e politica attuata dalle forze partigiane durante la seconda guerra mondiale contro il governo fascista e l’occupazione nazista.
Saranno presenti il vicepresidente del consiglio dei ministri onorevole Luigi Di Maio e dei ministri della Giustizia Alfonso Bonafede, dell’Ambiente Sergio Costa e della Salute Giulia Grillo, oltre al Prefetto di Perugia Claudio Sgaraglia, alle autorità civili e militari e alle associazioni.
Il programma delle celebrazioni, organizzate dalla Città di Assisi, prevede alle ore 15 in Piazza Garibaldi Largo via Becchetti la dedicazione e svelatura della targa in ricordo di Giovanni Becchetti, apposta nella omonima via come voluto all’unanimità dal Consiglio Comunale, e, a seguire, alle ore 15,30 il corteo la cerimonia commemorativa presso il Monumento ai Caduti in Piazza Martin Luther King a Santa Maria degli Angeli.
Giovanni Becchetti venne barbaramente ucciso, all’età di 35 anni, da una squadra fascista nel 1921. La sua unica colpa fu quella di difendere un amico che aveva apposto all’occhiello un garofano rosso. La sua fu una risposta coraggiosa, un atto di dignità, una ribellione alla violenza dell’autoritarismo che stava conquistando l’Italia. Il fatto ebbe risonanza nazionale e, nel 1944, a Giovanni Becchetti fu intitolata la via principale della frazione su iniziativa del Comitato di Liberazione Nazionale. Dopo quasi cento anni dall’uccisione violenta di un giovane senza colpa, viene apposta una targa che ne ricorda la vicenda a monito dei valori fondanti della nostra Costituzione e della nostra Repubblica: la democrazia, la libertà, la pace
Dopo il discorso del Sindaco Stefania Proietti, il corteo delle autorità si sposterà verso il Monumento ai Caduti in Piazza Martin Luther King dove avverrà la cerimonia di deposizione della corona in onore di tutti i caduti e i morti di tutte le guerre.
Le autorità intervenute incontreranno, a margine della cerimonia civile, i Custodi e le famiglie francescane della Porziuncola e del Sacro Convento.