L'aggressione era avvenuta fuori dall'azienda dello spoletino a febbraio, ora è stato dichiarato il decesso del 40enne
Era stato accoltellato da un ex collaboratore della sua azienda e le sue condizioni da allora erano disperate. Nella giornata di mercoledì 26 giugno, dopo quattro mesi di agonia, Luca Bruschini, 40 anni, è stato dichiarato morto all’ospedale di Terni dove si trovava ricoverato dal 16 febbraio. Il giovane di Spoleto, titolare insieme al padre dell’azienda ternana Tecnicolor, in via Natta, era stato colpito con un’arma da taglio (un coltello o una roncola che non sono stati ritrovati) all’uscita dalla sua attività da un uomo che in passato aveva svolto dei lavori per essa. Ad assistere alla scena un dipendente del colorificio, che aveva subito allertato i soccorsi.
Il 47enne italiano, originario di Cuba, accusato dell’aggressione ed identificato in breve tempo grazie anche ai racconti del testimone, si era poi costituito alle forze dell’ordine ed era stato arrestato per tentato omicidio e per porto abusivo d’arma. Capo d’accusa che ora, dopo il decesso di Luca Bruschini, verrà modificato, aggravando la posizione dell’uomo, Osiel Mancha Pereira.