Segreteria FIM CISL di Terni e RSU FIM del Gruppo TK AST
Prendiamo atto che l’integrazione tra le attività di OUTOKUMPU e INOXUM sta procedendo come previsto ed è stata già avviata ufficialmente con la presentazione, da parte della società finlandese, della proposta di transazione inoltrata alle autorità anti trust della Comunità Europea. Come FIM CISL di Terni abbiamo già avuto modo di esprimere la nostra posizione rispetto al “matrimonio societario” tra OUTOKUMPU e INOXUM con il nostro comunicato del 6 febbraio 2012, in cui le RSU FIM del Gruppo TK AST e la Segreteria FIM esprimevano cautela e moderata soddisfazione per la conclusione della vicenda INOXUM, approdata alla vendita di tutto il settore inox della multinazionale tedesca ad una Società industriale come quella di OUTOKUMPU che aveva scongiurato l'ipotesi, non accettabile, di vendita a fondi speculativi. Come FIM CISL di Terni ritenevamo e riteniamo che per poter dare un giudizio compiuto sugli effetti di tutta l'operazione dovevamo attendere che essa fosse prima sottoposta alle verifiche della normativa anti trust prevista dalla Comunità Europea. Ritenevamo, nel frattempo, indispensabile conoscere e discutere il vero piano industriale e gli investimenti previsti dal nuovo assetto societario e industriale di OUTOKUMPU per verificarne in concreto gli impegni sulla valorizzazione del sito di Terni, sulle ricadute occupazionali e, più in generale, sulla presenza in Italia, proprio attraverso appositi incontri sia con la Società cedente (TK AG), sia sopratutto, con quella acquirente (OUTOKUMPU). Come FIM CISL di Terni ritenevamo e riteniamo ancor oggi delicata la vicenda dei nuovi scenari e assetti industriali che si sarebbero dipanati a partire dall’acquisto di OUTOKUMPU del settore inox di INOXUM, fino alla conclusione del riassetto previsto per il 2015. Ritenevamo delicata la situazione che si sarebbe determinata, perché nel riassetto societario il sito di Terni poteva essere penalizzato da scelte a cui Terni non sarebbe stata chiamata a discutere, ma a prendere atto. La vicenda del magnetico insegna. I fatti ci stanno dando ragione, perché quello che sta accadendo “nel frattempo” non ci lascia tranquilli. Il comunicato OUTOKUMPU del 27 aprile 2012 apre nuovi scenari e desta forti preoccupazioni che come FIM CISL Terni evidenziamo con forza:
• il nuovo progetto affidato al “leadership team OUTOKUMPU” di preparazione all’integrazione con INOXUM è già partito e di esso non ne fa parte nessun elemento proveniente da Terni, sito su cui la società finlandese vuol fare massimo affidamento nel prossimo futuro;
• nel progetto di nuova organizzazione dopo il completamento della transazione in essere basato e obiettivato a: 1) garantire una continuità nel servizio di alta qualità ai clienti OUTOKUMPU E INOXUM a livello globale; 2) garantire l'attuazione dei benefici previsti in piena sinergia; 3) garantire la qualità alta ramp-up del sito Calvert negli Stati Uniti, di Terni non c’è traccia;
• nella struttura organizzativa composta da cinque aree di business (BA), del sito di Terni non si trova traccia;
• delle Funzioni di Gruppo previste per garantire l'efficienza e la coerenza in tutta l'azienda che comprendono: Strategy & Integration, Procurement, materie prime, IT, Marketing & Communications, IR, HR, Sicurezza, Ambiente & Qualità, Legale, Finanza e Controllo, gestione della tesoreria e dei rischi, Internal Audit, Compliance & Corporate Administration, l'energia e la ricerca & Sviluppo, di Terni non c’è traccia.
Il fischio di avvio della partita che si giocherà per gli assetti e gli equilibri futuri all’interno del nuovo Gruppo OUTOKUMPU è stato dato, ma il sito di Terni non solo non scenderà in campo, non solo non siederà in panchina, ma non è stato neanche convocato. Perché? Cosa si nasconde dietro? C’è un giudizio negativo preformato e alimentato da governi forti extra italiani e da lend tedeschi che pesano “politicamente” più del nostro territorio, che vogliono dare di Terni l’immagine di un sito poco affidabile? C’è in essere un tentativo extra italiano che vede coinvolti ed interessati governo, lend tedeschi e IG METAL obiettivati a mettere in discussione la concorrenzialità del sito di Terni nel tentativo di non chiudere la parte fusoria tedesca? C’è in atto un tentativo di mettere in discussione l’attuale assetto del Gruppo di TK Acciai Speciali Terni e delle sue Società Controllate e di veder ridimensionate le sue produzioni? C’è in atto un tentativo di svuotare le funzioni presenti all’interno del Gruppo TK AST per riempire quelle tedesche? La FIM CISL di Terni, preoccupata, dichiara fin da subito, se le risposte ai quesiti che poniamo si dimostrassero nel breve termine tutte positive, assolutamente non disponibile ad avallare qualsiasi operazione che dovesse veder penalizzato il sito di Terni, le sue produzioni, l’assetto organizzativo, le funzioni e l’occupazione. La FIM CISL di Terni ritiene che il progetto di riassetto del settore inox di OUTOKUMPU e INOXUM non debba in alcun modo mettere in discussione il valore del sito di Terni e delle sue produzioni perché eventuali perdite produttive e occupazionali non potrebbero né essere accettate, né gestite in un territorio che dimostra ormai pericolosi segnali di recessione. La FIM CISL di Terni si dichiara sin da subito disponibile ad aprire una vertenza ad oltranza in difesa del sito di Terni a partire dal confronto previsto a Bruxelles il 23 maggio con la FEM e IG METAL e i vertici di OUTOKUMPU e INOXUM.