Luciano Bacchetta torna a parlare della vicenda della signora accampata alla stazione ferroviaria di Città di Castello.
Il sindaco stavolta lo fa rispondendo ed Enrico Veschi, il dipendente di Busitalia che gli ha spedito una lettera aperta. “L’operatore della Fcu continua a rivolgersi in modo del tutto strumentale al sottoscritto per una vicenda che riguarda invece la sua azienda e Umbria Mobilità“. Concetto già ribadito nella sua risposta alla Lega.
Abbiamo dichiarato e ripetuto mille volte che l’onere di agire spetta esclusivamente all’ente proprietario dell’immobile e certamente non al sindaco, che non ha nessun potere né facoltà di attivare le forze dell’ordine
“Al signor Veschi ho già scritto e risposto. – aggiunge Bacchetta – Come mai i due dipendenti di Busitalia (l’altro è Carlo Reali, ndr) scrivono al sottoscritto e non si rivolgono alla propria azienda e Umbria Mobilità? Questo è il quesito veramente inquietante per il quale chiederemo risposte in modo ufficiale agli enti“.
“La vicenda umana della signora accampata alla stazione ferroviaria è un conto, – conclude il primo cittadino – comportamenti apparentemente inspiegabili dei due dipendenti è un altro. Abbiamo già contattato i dirigenti di Busitalia e Umbria Mobilità per chiedere spiegazioni”.