Truffa e spionaggio industriale. E’ questa la clamorosa accusa nei confronti di tre alti dirigenti di Aboca (azienda di Sansepolcro leader nei prodotti a base di complessi molecolari naturali per la salute), con esperienza trentennale e residenti nella Valtiberina umbro-toscana, già sospesi e denunciati a carabinieri e Procura.
A darne notizia è stato lo stesso presidente Valentino Mercati che ha confermato come si tratti di quadri operanti all’interno del settore agricolo che, a quanto risulta, “avrebbero sfruttato per propri fini fenotipi di piante selezionate esclusivamente dall’azienda, usufruito del network aziendale per commercializzare piante medicinali in Europa e approfittato delle proprie posizioni lavorative per appropriarsi indebitamente di beni materiali utilizzati in agricoltura“. Segreti industriali passati a concorrenti e lucro sull’acquisto di macchinari che avrebbero causato danni stimabili, sempre secondo il patron, intorno agli 800mila euro.
Mentre gli avvocati stanno lavorando per portare le carte in tribunale, Mercati afferma che nonostante l’amarezza di tutta l’azienda nello scoprire l’accaduto, è contento della “compattezza dimostrata dalla comunità aziendale anche nell’aiutare a far emergere il problema”, a quanto pare già presente dai primi mesi dell’anno. La denuncia di quanto scoperto è stata condivisa con tutti i dipendenti durante la consueta assemblea di fine anno.
“Si va avanti con il sorriso – ha aggiunto Mercati – perché l’azienda è solida e piena di entusiasmo. Abbiamo in casa decine di brevetti e tecnologie esclusive e anche una truffa stimabile in qualche centinaia di migliaia di euro e la diffusione di qualche segreto industriale sono problemi ai quali possiamo fare fronte con serenità”.