Mercoledì 16 gennaio, alle ore 21.00 al caffè letterario ci sarà un incontro con Lidia Ravera che ha composto i testi dell'opera Jekyll, una versione femminile del Dottor Jekyill, con musiche di Alessandro Sbordoni e regia di Claudio Di Palma, andata in scena nell'ottobre 2005 a cura di Operaincanto. Durante la serata del biblionight infatti verrà proiettato il DVD dell'Opera di Jekyll. All'incontro con Lidia Ravera interverranno anche Anda Caiello, interprete femminile dell'Opera, il musicista Alessandro Sbordoni, il direttore d'orchestra Fabio Maestri, il regista Claudio Di Palma e il presidente dell'associazione InCanto Paolo Donati. Per l'occasione bct effettua orario continuato dalle ore 8.30 alle 23.30 “Che il Dr. Jekyll sia una donna e che sperimenti su di sé una pozione per uscire dalla subalternità femminile e diventare uomo – ma, ovviamente, l'esperimento riesce a metà e diventa un uomo mostruoso – è una “monelleria”, come dice la librettista Ravera, o forse un residuo veterofemminista, ma comunque aggiunge un pizzico d'interesse in più al capolavoro di Stevenson, che, parlando in chiave romanzesca del lato oscuro che si cela dentro di noi, anticipava di cinquant'anni Freud e la psicanalisi. Soggetto problematico per un'opera. Ma il problema viene risolto con i versi da filastrocca popolare, la presenza in scena di un cantastorie accompagnato dalla fisarmonica, le trasformazioni della voce della protagonista da femminile a maschile e viceversa facilitate dall'elettronica, la diretta comprensibilità della musica di Sbordoni e la sua efficacia teatrale (da sottolineare una specie di arioso di Jekyll che è una bellissima ed espressiva melodia, senza l'insopportabile pseudo-puccinianesimo frequente in questi tentativi neomelodici) e non ultimo il precipitare sempre più veloce degli eventi verso la “catastrofe”. Insomma questo atto unico funziona e lo conferma l'accoglienza da parte di adulti e giovani (erano studenti delle medie e delle superiori, perché è un po' difficile per i più piccoli). Lo spettacolo di Claudio Di Palma opta per un “surreale minimalismo gestuale” e una scenografia semplicissima (una scatola sghemba, sulle cui nude pareti cui lavorano gli effetti luminosi di Ciro Pellegrino) ma non è neutro e propone un'interessante lettura in chiave moderna, con Jekyll vittima dell'isolamento, che cerca una via d'uscita in qualche surrogato tossico. Alda Caiello risolve molto bene i non piccoli problemi del suo ruolo. Roberto Abbondanza si conferma interprete ideale della vocalità contemporanea di ogni tipo, il giovane Leonardo Galeazzi è ormai una sicurezza. Fabio Maestri dirige con la consueta sicurezza l'Ensemble In Canto”. Lidia Ravera ha raggiunto una grande notorietà negli anni settanta con il romanzo Porci con le. A questo primo romanzo sono seguiti molti altri, tra i quali: Ammazzare il tempo, Bambino mio, Bagna i fiori e aspettami, Per funghi, Se lo dico perdo l'America, Voi grandi, Due volte vent'anni, Eterna ragazza. La sua scrittura si è poi declinata nei generi più diversi: sceneggiature per la televisione e per il cinema, articoli, radiodrammi, novelle, racconti, un libro per bambini (Il paese di Eseap, poi ripubblicato col titolo de Il paese all'incontrario), testi per documentari, per cabaret, monologhi teatrali e un libretto d'opera. Ravera ha infatti composto i testi dell'opera Jekyll, una versione femminile del Dottor Jekyill, con musiche di Alessandro Sbordoni e regia di Claudio Di Palma.
A TERNI BIBLIONIGHT CON LIDIA RAVERA
Mar, 15/01/2008 - 18:45