Prosegue fino al 20 luglio a Palazzo Dragoni la suggestiva mostra curata da Carla Mazzoni “Ineludibile richiamo delle Muse”inaugurata alla vigilia del Festival di Spoleto. I protagonisti sono diversi e i nomi eclatanti. Solo per citarne alcuni, ricordiamo Ennio Calabria con la muta di cani selvaggi, Ernesto Lamagna con l’uomo accasciato (Adda passà ‘a nuttate), Stefano Ciotti con il drammatico dipinto “Il passo dell’oca”, e inoltre Fabio Ferrone Viola, Giovanni Tommasi Ferroni e altri autori con tante opere dal profondo impatto emotivo e tutte degne di attenzione.
In quest’ultimo appuntamento, la gallerista e storica dell’arte romana, Carla Mazzoni, ha riunito un folto e prezioso numero di artisti che operano e vivono nella capitale, di età e di provenienze diverse, ma che esprimono pienamente quel respiro culturale romano che degnamente oggi è ospitato nella città e nella magica atmosfera del Festival dei Due Mondi.
In questo particolare momento storico, dove sembra che l’arte, la cultura non abbiano più motivo di esistere, ritrovare inaspettatamente “l’ineludibile richiamo delle muse” ci lascia ben sperare. Le opere resteranno esposte fino al 20 luglio.