A Foligno i poveri ci sono, e c’è la povertà, quella vera, quella di famiglie e persone non solo anziane, che non riescono a garantirsi e garantire una vita decente e dignitosa.
Non ci sono i ‘barboni’ o gente abbandonata agli angoli delle strade ma la situazione è allarmante. Forse ancora non drammatica, ma sicuramente allarmante.
I dati ufficiali parlano di oltre 1.500 poveri nella terza città dell’Umbria. Sono stati resi noti ieri mattina direttamente dall’assessore al Welfare Maura Franquillo.
Il quadro emerge in base alle domande presentate a Palazzo Comunale per la richiesta del cosiddetto Rei, ovvero il reddito di inclusione. Dal primo dicembre del 2017 sino alla fine dell’anno scorso, gli uffici hanno registrato 776 domande di cui 457 hanno ottenuto il via libera mentre il resto è stato respinto per mancanza o insufficienza di alcuni requisiti.
Ci sono poi altre misure ‘correllate’ riguardanti sostegno ad anziani, minorenni e single non soltanto destinate a nuclei familiari.
“Non sono mai stati sacrificati servizi alla persona – ha tenuto a sottolineare l’assessore Franquillo – pur facendo i conti con la diminuzione di risorse”.
Attenzione particolare agli anziani non autosufficienti per i quali è stato emanato un apposito bando per risorse complessive pari a duemila euro.
Un apporto significativo ed in alcuni casi determinante è arrivato dalle risorse dell’Agenda Urbana: dall’animazione territoriale alla gestione di mini orti; dalla riqualificazione dell’Informagiovani alla sistemazione del casolare al confine tra Foligno e Bevagna che sarà destinato al progetto sociale ‘Dopo di noi’ per disabili bisognosi di assistenza.
Numerosi i casi di morosità incolpevole per chi non riesce a pagare tasse e bollette.
Tra i fiori all’occhiello, l’assessore al Welfare ha aggiunto lo sblocco di finanziamenti per eliminare barriere architettoniche in case private.
Nel corso del 2017 sono stati 164 gli interventi attivati dal Comune di Foligno per l’assistenza agli immigrati accolti in città.