“Il fatto non costituisce reato” con questa motivazione il Tribunale di Roma aveva assolto a giugno Francesco Gnucci (che era già stato assolto in primo grado nel 2024), imputato con l’accusa di omicidio preterintenzionale nel processo relativo alla morte Maria Chiara Previtali, l’ex fidanzata del giovane, alla quale aveva regalato una dose di eroina, iniettandola, per il ‘primo buco’ in occasione del 18esimo compleanno della studentessa di Amelia. In seguito Maria Chiara ha tragicamente perso la vita nel 2020, per un mix di droga e alcol. Secondo le motivazioni depositate dalla Corte d’Assise “Deve escludersi che al momento in cui l’imputato tiene la condotta lesiva, aiutando la ragazza ad iniettarsi la droga, l’evento fosse in concreto prevedibile”. Per la giustizia, dunque, non è stato Francesco Gnucci a causare la morte di Maria Chiara.
Mix di droga e alcol, come è morta Maria Chiara
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Maria Chiara, dopo l’assunzione della dose di eroina acquistata a Tor Bella Monaca, è tornata poi ad Amelia, dove avrebbe continuato a festeggiare assumendo alcol in un locale con degli amici. La sera i festeggiamenti sono continuati e, ancora in compagnia di Francesco Gnucci e un’altra persona, la giovane ha assunto anche cocaina. Durante la notte, era quella tra il 9 e il 10 ottobre 2020, il mix di droghe con gli effetti dell’acol avrebbero prodotto una reazione fatale causando il decesso della vittima.