Maria Chiara Previtali aveva trovato la morte nel giorno del suo diciottesimo compleanno per un mix letale di droghe e alcol: era il 10 ottobre 2020 e la giovane era stata trovata priva di vita nella casa del fidanzato, Francesco Gnucci, in via delle Rimembranze di Amelia.
Il giovane che gli aveva ceduto dell’eroina rivelatasi poi fatale come “regalo di compleanno” era stato indagato per omicidio preterintenzionale. Il 12 giugno 2024 la Procura della Repubblica aveva chiesto al Gup, nell’ambito del processo penale con rito abbreviato davanti al tribunale di Roma, una condanna a sei anni e otto mesi di carcere senza il riconoscimento di alcuna attenuante. Francesco Gnucci, 25 anni, ha negato sempre ogni addebito, sostenendo di avere assecondato un desiderio della ragazza, convinto di poterle offrire condizioni di maggior sicurezza. Nella giornata di oggi, 12 novembre, è arrivata l’assoluzione dal Tribunale perché ‘il fatto non costituisce reato’.
In attesa delle motivazioni della sentenza, appare verosimile che sia stata accolta la tesi del legale difensore di Gnucci, l’avvocato Francesca Carcascio, secondo la quale non sarebbe dimostrato il collegamento tra l’iniezione fatale e la morte di Maria Chiara, avvenuta a ore di distanza dall’assunzione della droga.
Morte Maria Chiara Previtali, avvocato Morcella “Faremo ricorso”
“Assoluzione imprevista ed imprevedibile – è quanto dichiarato dal legale difensore dei famigliari di Maria Chiara Previtali, l’avvocato Manlio Morcella – Leggeremo le motivazioni ed assumeremo tutte le iniziative possibili per indurre gli uffici di Procura ad appellare. Per parte nostra, anticipo sin d’ora che impugneremo senza dubbio alcuno la decisione. Sono curioso soprattutto di leggere come verrà ricostruito l’accaduto dopo il rientro dei due ragazzi da Roma”.
Maria Chiara uccisa da un mix letale di alcol e droghe
Maria Chiara è stata uccisa da un mix letale di alcol e droghe, così come evidenziato dalla relazione del medico legale, dottor Massimo Lancia, secondo il quale la morte è avvenuta per: “un’insufficienza cardio circolatoria acuta determinata dall’assunzione, nelle ultime 12-18 ore di vita della ragazza, di numerose sostanze ad azione tossica quali eroina, cocaina, alcol etilico, Thc”. E ancora: “Una intossicazione acuta da eroina e cocaina in un soggetto in terapia con sertralina e con recente assunzione di alcol etilico e preparati a base di cannabis sativa”. Sempre nella relazione si legge inoltre che “Al momento della morte di Maria Chiara Previtali, la morfina si trovasse in fase di eliminazione e quindi che l’assunzione di eroina fosse avvenuta diverse ore prima della morte. La successiva assunzione di alcol etilico e di cocaina (anche se non in quantità molto elevate) ha interagito con la morfina, determinando verosimilmente l’insufficienza cardio-circolatoria mortale, che si verificava durante il sonno”.
La morte nel giorno del diciottesimo compleanno
Quel buco sarebbe stato il regalo per il diciottesimo anno di Maria Chiara: così Francesco Gnucci aveva portato la fidanzata a Roma, nei pressi del quartiere Tor Bella Monaca, dove si sarebbe consumata l’assunzione di eroina. La coppia sarebbe poi tornata ad Amelia, dove avrebbe continuato a festeggiare con assunzione di ulteriore droga e alcol. I principi attivi delle sostanze stupefacenti, uniti all’assunzione di alcol, avrebbero poi condotto Maria Chiara a una tragica morte nel sonno. Francesco Gnucci si era anche preso ‘le sue responsabilità’, ricordando il dramma di quel maledetto 10 ottobre.