Amedeo Minghi torna con un nuovo album studio, Anima Sbiadita. Un’assenza discografica e compositiva durata 8 anni (l’ultimo album La bussola e il cuore è del 2016), ora finalmente il ritorno per il pubblico e i tantissimi fan, annunciato qualche mese fa con l’uscita di due singoli (inclusi nel nuovo lavoro). Il 14 novembre è prevista la data zero del tour al teatro Mancinelli di Orvieto.
Prodotto da La Sanbiagio Produzioni, su etichetta Nar e distribuzione Warner Music Italy, Anima sbiadita sarà disponibile dall’8 novembre nei negozi e piattaforme digitali, in formato CD e Vinile (quest’ultimo in due versioni, di cui una più prestigiosa a tiratura limitata numerata e autografata su supporto trasparente). Anima sbiadita è anche il titolo del brano che accompagna l’uscita dell’album, in radio sempre dall’8 novembre.
Album della maturità
Con la collaborazione di Andrea Montemurro (che ha partecipato alla scrittura di alcuni testi) Minghi ci consegna l’album della maturità: undici composizioni inedite (Tu non giochi più; Non c’è vento stasera; Anima sbiadita; I colori dell’est; L’importante è lei (maledetta); Dove sei dove mai; Pensiero a volare; La vita è fatta così; Papillon; Dimenticarsi mai; A.mi ) in cui si allontana dalla materia sognante per incontrare un realismo in cui il tempo, la vita e l’amore sono gli strumenti di conoscenza del mondo e delle cose a cui fa riferimento, declinandoli in ogni canzone.
Concept album
Un concept album, come si faceva una volta, che vuole essere una sorta di viaggio iniziatico, privo di qualsiasi orpello, in cui musica e parole sono le uniche traiettorie da seguire. E come nel romanzo Cent’anni di solitudine del Premio Nobel Gabriel Garcia Marquez, convivono in Anima sbiadita un universo di solitudini incrociate, di atti mancati e destini ineluttabili. E poi l’amore sincero, che oggi infrange le maschere e dice come stanno realmente le cose. “Ho raccontato ciò che sono, ciò che viviamo” sottolinea Amedeo Minghi “Ci sono volutamente richiami e citazioni che hanno a che fare con la mia storia musicale, ma credo che questo lavoro rappresenti qualcosa di nuovo.”