Pane, pace e cioccolata. Con questo claim, venerdì 25 ottobre – taglio del nastro alle 17 in piazza Matteotti -, prende il via Altrocioccolato, la manifestazione promossa dall’Associazione Umbria Equosolidale, con le organizzazioni del Commercio Equo, che per tre giorni (fino a domenica 27) porterà nel centro storico di Città di Castello bontà al gusto di cacao, artigianato, progetti ed eventi con ingresso gratuito.
Saranno oltre 60 stand gli stand con i prodotti del commercio equo e gli artigiani del cioccolato provenienti da tutta Italia; 50 i musicisti e artisti di strada che si esibiranno in contemporanea su tre diversi palchi e postazioni, così come saranno tre le piazze del centro storico (Matteotti, Gabriotti e Fanti) animate dalla kermesse. Inoltre, laboratori didattici per bambini arriveranno a coinvolgere 1000 studenti, oltre a mostre, dibattiti, proiezioni e incontri con le scuole. Almeno 45.000 sarebbero le presenze attese dagli organizzatori, che collaboreranno con oltre 100 volontari e con gli istituti scolastiici superiori.
Tutto il programma di Altrocioccolato dal 25 al 27 ottobre
Come da tradizione, protagonista sarà il cioccolato artigianale, equosolidale e biologico, “quello buono due volte – ribadiscono gli organizzatori – Buono per i consumatori, perché fatto con materie prime di alta qualità e lavorazioni artigianali; buono perché rispetta il lavoro di agricoltori e produttori. Altrocioccolato è un progetto che va oltre l’evento e che punta a valorizzare, con azioni concrete, produzioni sostenibili legate al mondo del cacao, per offrire ai visitatori prodotti e iniziative dai forti contenuti. Il cioccolato, che significa diritto ad essere felici per tutti, male si abbina a manifestazioni che portano in passerella le multinazionali responsabili di una economia di predazione delle risorse dei Paesi più poveri”.
In memoria della tragedia del 26 febbraio 2023 – il naufragio di 180 migranti a Cutro (Kr) – che ha provocato la morte di 94 persone, tra cui 35 bambini, Altrocioccolato ospiterà, nell’atrio del Comune, un frammento del relitto: il passaggio di questa installazione, attraverso luoghi in Italia che praticano la solidarietà, vuole essere un atto d’amore verso chi ha vissuto quella tragedia, ma anche un messaggio potente di presenza e accoglienza.