Dopo le morti di Valerio Spanu e Matteo Scopaioli, gli incidenti fatali a Emanuele Picchio e Tanio Kolev
Sono giorni di dolore per le comunità del Trasimeno, che in pochi giorni ha pianto quattro vittime sulle strade.
Una lunga scia di sangue iniziata il 30 maggio con la notizia dell’incidente lungo la SS76 a Fabriano costato la vita a Valerio Spanu, 49enne con un passato da consigliere comunale nella sua Panicale. Il furgone che guidava era finito contro un tir.
Venerdì sera ha perso la vita Matteo Scopaioli, residente a Magione, dove lavorava nell’azienda di famiglia che commercia fiori all’ingrosso. Il suo scooter si è scontrato con un’auto condotta da un 70enne. Non lontano dal punto in cui Matteo aveva perso suo fratello Marco, 25 anni fa, in un altro incidente in moto. Una fatalità che ha aumentato la commozione della comunità magionese.
E poi i tragici incidenti delle ultime ore. Era in moto anche il 46enne Emanuele Picchio, ex guardia giurata. Stava tornando a casa a Tuoro, dopo il lavoro. Nella zona industriale di Passignano si è scontrato con un’auto condotta da un 25enne di Passignano, rimasto illeso. Il ragazzo, come da prassi, è indagato per omicidio stradale, in attesa di ricostruire l’esatta dinamica dello scontro fatale.
“Era il Signore del ‘per favore’ e ‘grazie’!” ha scritto in un post di cordoglio alla famiglia l’azienda dove lavorava da un anno. Definendolo come un uomo gentile, che “da buon saldatore sapeva unire intelligenza, attenzione, pazienza e precisione”.
Nella notte tra venerdì e sabato ancora una vittima. Il 24enne Tanyu Kolev, da tutti conosciuto come Tanio, ragazzo di origini bulgare che viveva con la famiglia a Sanfatucchio. Era stato in un locale della zona e stava tornando a casa, quando sul lungolago, dopo aver toccato il marciapiede, ha perso il controllo del mezzo che stava guidando, finendo contro un palo e ribaltandosi. Inutili i soccorsi, il ragazzo non ce l’ha fatta.
Anche in questo caso la dinamica dell’incidente è al vaglio dei carabinieri.