La Fondazione Villa Montesca ha organizzato un evento in piazza delle Tabacchine con protagonisti i ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado tra esibizioni e dj set
Una mattina speciale dedicata alla musica e al dialogo, con le scuole dell’Altotevere in prima linea nella lotta contro il bullismo.
L’evento “Musica e Parole per Dire NO! al Bullismo” si è tenuto venerdì scorso (24 maggio) in Piazza delle Tabacchine a Città di Castello e ha offerto un DJ Set curato da Dj Nos Luca Tognelli per i ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado, con un’atmosfera di unità e divertimento, ma soprattutto per rendere protagonisti i giovani attraverso i loro racconti, messaggi ed esibizioni.
E’ stato un momento per diffondere un messaggio importante contro il bullismo. Le parole chiave sono state amicizia, ascolto, solidarietà, aiuto e comunità, tutti valori espressi attraverso le esibizioni musicali di tutti i gruppi scolastici esibitisi sul palco durante l’evento, promosso dalla Fondazione Villa Montesca nell’ambito del progetto europeo SAFER finanziato dal programma Erasmus e nell’ambito del progetto “Il futuro è qui”, in collaborazione con il Comune di Città di Castello.
Sono intervenuti, oltre agli assessori tifernati, Fabrizio Capalti, Luogotenente dei Carabinieri di Città di Castello, Nolito Bambini, direttore della Scuola di musica di Città di Castello, Massimo Belardinelli presidente Comunità Educante Altotevere e Maria Rita Bracchini, responsabile dei progetti europei della Fondazione Villa Montesca e vicepresidente della Rete Europea Antibullismo.
Proprio quest’ultima ha sottolineato l’impegno costante della Fondazione nella lotta contro il bullismo e il cyberbullismo: “Da anni la Fondazione è attivamente coinvolta in iniziative di sensibilizzazione e informazione su questi fenomeni. Le recenti ricerche evidenziano un aumento preoccupante degli episodi di cyberbullismo, trend ulteriormente esacerbato dalla pandemia. Questo fenomeno inquietante sta crescendo soprattutto tra i giovani. È importante di mantenere alta l’attenzione di tutti – studenti, genitori, insegnanti ed educatori – per comprendere il fenomeno, prevenirlo e rispondere in modo appropriato”.
L’evento ha dimostrato che la musica può essere uno strumento potente per promuovere il cambiamento positivo, con cui i giovani possono esprimere i loro sentimenti, condividere le loro esperienze e soprattutto possono fare la differenza nella loro comunità.