“Come Europa Verde, insieme al Partito animalista, in rappresentanza dei cittadini di tutto il territorio regionale rispetto al problema del piano rifiuti, abbiamo presentato un ricorso al TAR perché ci sono diversi aspetti che non vanno bene. Il primo è che il piano rifiuti non rispetta le normative europee sulla riduzione dei rifiuti. Il secondo è che è anticostituzionale perché supera le province e invece le province dovrebbero decidere. Infine, ci chiediamo: ma dove lo vogliamo fare questo inceneritore? Perché non chiamateli termovalorizzatori, si tratta di veri e propri inceneritori. Non c’è posto. Non c’è più posto. Questa, anziché l’Umbria ‘cuore verde d’Italia’, sta diventando la discarica dell’Italia perché se facciamo un ulteriore inceneritore raccoglieremo i rifiuti di tutta la Penisola. Altra questione che abbiamo evidenziato nel nostro ricorso è che il piano rifiuti approvato non rispetta la nuova VAS Regione Umbria e quindi e’ in violazione delle normative europee, in quanto elaborato con la VAS precedente. Se blocchiamo la procedura, altre multe pesanti per infrazione alle Direttive europee arriverebbero sicuramente da pagare con i soldi dei cittadini.”.
Lo ha detto Gianfranco Mascia, co-portavoce di Europa Verde Umbria.
“Siamo contenti di essere riusciti a presentare questo ricorso che rappresenta un momento decisivo per la riscossa dei diritti alla salute dei nostri concittadini. Purtroppo ci sono circa 20mila persone in Umbria malate di cancro ed io credo che questo ricorso rappresenti la loro riscossa. Ora attendiamo gli esiti ma credo che sia stato fondamentale presentarlo per bloccare la costruzione di nuovi inceneritori.”
Ha spiegato il responsabile Umbria del Partito Animalista Luciano Ratini
“Io voglio ringraziare l’avvocato Impellizzeri, – ha aggiunto la co-portavoce di Europa Verde Umbria, Francesca Arca, – perché ci ha permesso di presentare questo ricorso che esprime in pieno la preoccupazione che c’è nella nostra Regione, oggi oggetto di recupero della qualità dell’aria. Terni, nello specifico, viene denominata ‘La valle dei veleni’ tant’è che il ministero eroga ogni anno 26 milioni di euro proprio per il recupero della qualità dell’aria. Incredibile appropriarsi di queste risorse per poi continuare a inquinare bruciando rifiuti.”
Qui foto e video della conferenza stampa:
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