All'Aeronautico di Foligno team monitora assenteismo degli studenti e offre attività extracurricolari associate a un mirato sostegno psicologico
Si chiama ‘Togheter for success’ ed è il progetto contro la dispersione scolastica avviato dall’Istituto Tecnico Economico Aeronautico ‘F. Scarpellini’ di Foligno che ha accolto la sollecitazione del Ministero dell’Istruzione relativamente al sempre più allarmante fenomeno dell’abbandono degli studi da parte di ragazzi e ragazze che decidono di interrompere prematuramente il proprio percorso formativo. L’iniziativa si articola in misure di prevenzione e contrasto, a partire, in via preliminare, dalla costituzione di un team dispersione, formato da cinque docenti, che ha lo specifico compito di individuare tempestivamente le difficoltà di apprendimento o di relazione degli studenti, monitorandone l’assenteismo e offrendo loro un ricco ventaglio di attività extracurricolari associate a un mirato sostegno psicologico, anche mediante l’attivazione di uno sportello di ascolto e counseling pedagogico.
Il progetto, che terminerà il 31 dicembre 2024, ha preso il via il mese di maggio dello scorso anno con azioni di mentoring per l’orientamento, rivolte a 35 studenti, cui sono state erogate 186 ore di formazione finalizzate a favorire una scelta ragionata degli studi da seguire e della professione da intraprendere.
Per ottimizzare le possibilità di successo degli studenti, la scuola ha poi attivato percorsi per il rafforzamento delle competenze di base, ovvero piani di apprendimento individuali con un rapporto docenti/alunni di uno a uno. Tra le azioni previste anche il coinvolgimento diretto dei genitori e degli operatori del terzo settore, soggetti con cui la scuola ha aperto un dialogo educativo teso a prevenire l’insuccesso scolastico. Ai ragazzi a rischio abbandono viene inoltre offerta la possibilità di partecipare a laboratori linguistici di inglese, francese e spagnolo, oltre ad uno specifico laboratorio teatrale in lingua spagnola con incontri pomeridiani durante il periodo invernale e mattutini in estate. Pionieristica infine l’iniziativa del life coaching, un metodo basato sull’apprendimento attivo grazie alla presenza di un formatore che ha il compito di far emergere le potenzialità inespresse dei ragazzi. Valorizzazione e rimotivazione i cardini attorno ai quali si muove il progetto di contrasto al fenomeno, misurabile anche in termini di ripetenze, ritardi e rallentamento del formale percorso di studio, considerati peraltro fattori predittivi, dell’abbandono degli studi.
“L’obiettivo – spiega Federica Ferretti, dirigente scolastico dell’istituto – è garantire a tutti la maturazione delle competenze fondamentali per terminare l’istruzione di base e affrontare con consapevolezza il mondo del lavoro”. “Un’istruzione di qualità – continua – è la risorsa primaria per assicurare a ognuno e a tutti lo sviluppo integrale della propria persona”. “L’unico vero capitale su cui val la pena investire è quello umano”, conclude la preside.