In passato uomo, ora giuridicamente donna, anche se non ha completato il mutamento fisico di sesso: non vuole la zona trans
Una situazione delicata si sta vivendo nel carcere di Perugia, dove attualmente è detenuta una persona in passato era identificata come uomo, ma ora giuridicamente riconosciuta come donna, anche se non ha ancora completato la trasformazione fisica. Questa situazione ha causato notevoli tensioni all’interno del penitenziario di Capanne, tanto che il garante dei detenuti dell’Umbria, Giuseppe Caforio, ha espresso la necessità di trasferire la detenuta in una struttura più grande per affrontare al meglio la questione. La vicenda è stata riportata anche da Sky Tg 24 e dalla TgR dell’Umbria.
La presenza donna aveva inizialmente suscitato una reazione molto forte da parte delle altre detenute quando era stata trasferita nella sezione femminile, data la sua identità biologica precedente. Le detenute stesse si sono divise tra chi la osteggiava e chi, per diverse motivazioni, la avvicinava, comprese ragioni di natura sessuale, come ha spiegato il garante Caforio. Nella sezione maschile, al contrario, la sua sicurezza era stata messa a rischio a causa di possibili aggressioni.
Curiosamente, la detenuta stessa ha manifestato la volontà di non essere trasferita nella sezione trans e ha insistito nel rimanere nella sezione femminile del carcere di Perugia, anche se di fatto è stata isolata dal resto delle carcerate. Ora vive in solitudine, affrontando problemi di socialità e con difficoltà nell’esercizio dei diritti che spettano a tutti i detenuti.
Il garante Caforio ha sottolineato la necessità di spostare la donna in strutture carcerarie più ampie, dove potrebbe essere possibile gestire più adeguatamente questa complessa situazione.
La questione rimane aperta e si cercheranno soluzioni per garantire la sicurezza e il benessere della detenuta in questione.
Riccardo Mancini