Le Fonderie ex Tacconi continuano a far discutere e se il consigliere regionale Stefano Pastorelli ha fatto sapere che avrebbe sollecitato il Comune di Assisi sul tema, il Comune risponde che tutto deve partire dall’azienda. Nello specifico la delocalizzazione (su cui c’è una generica disponibilità), dopo la quale potrà partire il piano di bonifica di competenza comunale per la zona di Santa Maria degli Angeli dove ora sorge la fabbrica. E intanto, vista la disponibilità della Regione è stata inviata “una lettera di piena disponibilità a collaborare e chiediamo anche di reiterare al governo la richiesta di fondi Pnrr indispensabili almeno per la bonifica dell’area“.
Il sollecito (‘sbagliato’) al Comune
Tutto nasce dopo il question time in consiglio regionale, quando l’assessore Roberto Morroni ha spiegato che la Regione sosterrà il piano aziendale per la delocalizzazione (quando verrà presentato) e che solo dopo il Comune dovrà far partire il piano di rigenerazione. La risposta di Pastorelli è stata però solo una sollecitazione al Comune ad attivarsi, laddove il primo passo tocca all’azienda e non sarà facile spostare una fabbrica insalubre come le fonderie (piccata replica del Comune di Cannara mesi fa docet).
Fonderie ex Tacconi, Proietti: “La Regione ha perso un’occasione, ora si rifaccia”
“L’amministrazione prende atto, con favore, del supporto della Regione che, almeno ora è stato assicurato, come più volte richiesto dal Comune. Ma – scrive il sindaco Proietti – non è il Comune a dover presentare un piano di delocalizzazione per un soggetto privato bensì direttamente l’azienda. Delocalizzare un’azienda implica un enorme investimento ed è mancato l’accesso ai fondi Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza) perché esisteva un filone definito ‘siderurgia sostenibile’ che avrebbe permesso di finanziare l’opera di bonifica e trasferimento e miglioramento tecnologico. Purtroppo è stata un’occasione persa, ma la competenza era della Regione perché non si trattava di partecipare a bandi bensì di definire sui tavoli ministeriali i fondi previsti da questo tipo di finanziamenti del Pnrr come la Regione ha fatto in altri settori”.
Da qui la richiesta – alla Regione – di provare a ottenere i fondi del Pnrr alneno per la bonifica, nella speranza che nel futuro lo spostamento delle fonderie ex Tacconi si concretizzi: “Le condizioni di attività dell’azienda definita insalubre già in atti del 1993 – conclude il sindaco – non sono più consone con il territorio e, ancorchè l’Arpa ci dice che non ci sono criticità, noi continueremo a sostenerlo nel pieno rispetto dei dettami del piano regolatore e della sana convivenza civile”