Festival del'Umbria antica, 6 mesi di divulgazione storica

Festival del’Umbria antica, 6 mesi di divulgazione storica

Redazione

Festival del’Umbria antica, 6 mesi di divulgazione storica

Lun, 03/07/2023 - 10:55

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Otto appuntamenti in sette città umbre da luglio a dicembre, 23 lezioni di alto valore scientifico tenute dai massimi storici e archeologi

Torna dall’8 luglio e fino al 2 dicembre 2023 il Festival dell’Umbria antica, un appuntamento che mira a promuovere la divulgazione storica del territorio, coinvolgendo 7 città.

Il Festival dell’Umbria antica mantiene la sua promessa: diventare un appuntamento annuale per divulgare la storia antica umbra e far conoscere a tutta Italia lo straordinario patrimonio archeologico della regione. E dopo una prima edizione di sorprendente successo, quest’anno inauguriamo una stagione culturale di sei mesi senza precedenti: otto grandi appuntamenti in sette città dell’Umbria con lezioni divulgative di alto livello scientifico tenute dai massimi esperti del settore. Un festival itinerante per inserire definitivamente l’Umbria nella mappa dei grandi eventi culturali legati alla storia antica.

Il tema della seconda edizione: “Uomini e Dèi”. Il Festival dell’Umbria antica 2023 sarà un viaggio culturale per approfondire il rapporto di Etruschi, Romani e Popoli italici col divino, la morte e la religione nella terra mistica d’Italia. Dal santuario etrusco dell’Isola di San Lorenzo a Perugia al Teatro Romano di Spoleto, dalla Villa di Plinio a San Giustino alla civiltà dei Plestini nel museo archeologico di Colfiorito.

Dove e quando. La seconda edizione del Festival dell’Umbria Antica, in programma dall’8 luglio al 2 dicembre 2023 sarà completamente gratuita fino a esaurimento posti. Il Festival farà tappa al Museo Archeologico Nazionale di Perugia (8 luglio), Tuoro sul Trasimeno (25 agosto), Museo Archeologico della Villa di Plinio a San Giustino (26 agosto), Museo Archeologico Nazionale di Spoleto (2 settembre), Museo della Città di Bettona (21 ottobre), Museo Archeologico di Colfiorito (22 ottobre), Museo del Capitolo di Perugia (11 novembre), Museo Archeologico di Terni (2 dicembre).

Apertura a Perugia, chiusura a Terni. La nostra manifestazione coinvolge tutta la regione, senza divisioni e rivalità. I tesori storici e archeologici dell’Umbria sono un patrimonio condiviso da far conoscere a più persone possibile. Fuori e dentro la regione. Per questo l’apertura del Festival sarà al Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria a Perugia l’8 luglio 2023 (ore 16.30) con gli interventi di Valentino Nizzo (“Storie di guerrieri”), Maria Angela Turchetti (“Al di qua e aldilà, il senso della morte per gli Etruschi) e Francesco Marcattili (Le divinità del Bellum Perusinum).

Mentre il 2 dicembre 2023 sarà il Museo archeologico “Claudia Giontella” di Terni a chiudere il Festival dell’Umbria Antica con le prestigiose lezioni di Giovanni Brizzi sul rapporto nei secoli tra Terni e Roma, Augusto Ancillotti sul popolo dei Naharti e Luana Cenciaioli che approfondirà i culti e le devozioni nei santuari di altura.

Gli ospiti. Oltre ai nomi già menzionati, il calendario del Festival sarà arricchito dalle lezioni di: Giusto Traina, Silvia Romani, Tommaso Braccini, Mariangela Galatea Vaglio, Fabio Stirati, Roberto Cristofoli, Silvia Casciarri, Paola Romi, Gabriella Sabatini, Paolo Braconi.

I partner.Ringraziamo la Fondazione Perugia, la Regione Umbria, la Camera di Commercio dell’Umbria per aver sostenuto il nostro progetto. Il Festival si svolgerà in collaborazione con la Direzione Regionale Musei Umbria e con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria. Il Festival ha ottenuto anche il patrocinio dei Comuni coinvolti (Perugia, Terni, Spoleto, Foligno, Tuoro sul Trasimeno, San Giustino e Bettona) e dell’Università degli Studi di Perugia.

Il senso del Festival. “Immagina una terra mistica, dove il divino ha il volto della natura e la geografia plasma il mito. È il sogno di un tempo lontano in cui gli uomini studiavano il volo degli uccelli per scoprire il loro destino e il valore di una civiltà si misurava dalla sepoltura dei propri cari. Un’era in cui gli dèi si invocavano con riti, danze e canti, sacrificando sull’altare i doni più preziosi. Se avrai coraggio, scoprirai antri misteriosi, boschi sacri e santuari perduti nel tempo. Lì troverai statue che si innalzano verso il cielo, armi che non uccidono più nessuno e tombe ricolme di tesori per godersi la vita anche dopo la morte”, recita la voce femminile del nostro trailer. Questo perché l’Umbria è la terra mistica d’Italia, dove da millenni si fondono miti, riti e leggende.

Oggi tante persone visitano l’Umbria anche per meditare e cercare delle risposte che solo il contatto con la natura e la bellezza dei monumenti possono dare. Ma sono le stesse domande che per secoli si sono fatte civiltà più antiche della nostra. Chi siamo, da dove veniamo, dove andremo, qual è il nostro posto nel mondo, cosa ci sarà dopo la morte. Temi ineludibili a cui gli uomini e le donne hanno dato diverse risposte nel corso della storia. Capire il modo di pensare, vivere, pregare e convivere dei popoli che hanno vissuto nel cuore verde d’Italia è il modo migliore per riflettere sul nostro presente.

Perché un Festival così ampio e diffuso. Il Festival dell’Umbria Antica 2023 si pone un obiettivo ambizioso: organizzare per la prima volta una “stagione culturale” diffusa in diverse città dell’Umbria per consolidare e radicare il più possibile nell’opinione pubblica locale e nazionale quanto è variegato, esteso e meritevole di risonanza il patrimonio culturale e archeologico umbro. Il nostro progetto è nato un anno fa grazie a un bando finanziato dalla Regione Umbria, ma fin da subito abbiamo chiarito che non sarebbe morto una volta finiti i fondi. Siamo qui per restare e per aiutare a illuminare ogni anno la bellezza dei siti museali e archeologici umbri. Da qui nasce l’idea di organizzare un appuntamento fisso di divulgazione per approfondire in modo originale la storia dei popoli che hanno reso grande la regione: gli Antichi Umbri, gli Etruschi, i Romani. E non solo.

L’Umbria antica si racconta (in un podcast). Il Festival aumenta la sua offerta multimediale con trenta nuovi podcast originali gratuitiche si aggiungono alle migliori lezioni della prima edizione, pubblicate lo scorso anno nelle principali piattaforme. Oltre alle ventitré nuove lezioni che saranno disponibili di volta in volta alla fine di ogni tappa, pubblicheremo altri sette podcast originali di una playlist nata come colonna sonora per chi visita il patrimonio storico e archeologico umbro: “L’Umbria antica si racconta”.

Da giugno a dicembre uscirà una puntata al mese per raccontare le grandi imprese e le affascinanti storie poco conosciute della storia antica umbra. A giugno è uscita la prima puntata: La battaglia del Trasimeno. Racconteremo il mistero delle Tavole Iguvine, la civiltà dei Plestini, il Bellum Perusinum e tante altre storie.

Non solo festival e podcast. Arrivano i nuovi video in 4K dei musei dell’Umbria. Lo scopo del Festival dell’Umbria antica è anche quello di lasciare in eredità dei contenuti immersivi di alto livello che possano arricchire la libreria digitale del sito archeologico e allo stesso tempo invogliare potenziali turisti in Umbria e nel resto d’Italia a visitare la regione. Come fatto nel 2022, anche quest’anno pubblicheremo diversi walking tour in 4K e 360 dei siti e musei coinvolti. I video saranno caricati su YouTube e sottotitolati in sette lingue per essere accessibili a non udenti e turisti stranieri. Tutti i contenuti saranno presenti anche nel sito https://www.festivalumbriantica.it/ e allo stesso tempo a disposizione dei siti archeologici e museali coinvolti.


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