Parco Cardeto, ancora guai in vista. Il direttore dei lavori stoppa variante. Altri 4 affidi e il Pd affonda "Avevamo ragione"
Con la determina n.460 del 16/02/2023 la direzione dei Lavori Pubblici del Comune di Terni ha messo in evidenza due novità per quanto riguarda la situazione del parco Cardeto, che certamente faranno slittare la riapertura. In primo luogo è arrivato lo stop alle proposte di varianti, approvate con il DD n°3364 del 05/12/2022, avanzate dal DLL, ispirate ai principi di efficienza ed economicità dell’azione amministrativa. Secondo quanto contenuto nella determina, le varianti, per un importo complessivo di circa 680mila euro, “si proponevano di adottare alcune particolari modifiche prestazionali e complementari che avrebbero avrebbero consentito di risolvere alcune incertezze non individuabili dalla revisione del progetto, che per loro specifica natura rientrano nella classificazione delle circostanza impreviste e imprevedibili”, con l’aggiunta di una proroga di ulteriori 60 giorni di tempo per la società Ventra. Ma il direttore dei lavori, l’architetto Pierpaolo Longhi, ha rilevato: “Oggettive difficoltà operative dell’impresa a garantire il normale svolgimento dei lavori e quindi una impossibilità a procedere alla realizzazione delle attività e lavori aggiuntivi indicati dalla variante sopra richiamata”. Conseguenze? Stralcio della parte delle lavorazioni residue dal contratto con una riduzione di circa 33mila euro.
Cardeto, nuovi affidi. Ecco quali sono le società
Il Comune ha affidato parte dei lavori a 4 società. La prima è la GeoTecA con sede a L’Aquila che, per un importo vicino ai 4mila euro, dovrà “eseguire prove sui materiali impiegati per la costruzione dei fabbricati e dei manufatti mediante indagini distruttive e esami di laboratorio” per procedere con le attività di collaudo statico e tecnico-amministrativo. Per un importo di circa 27mila euro, è stata affidata alla In.Ke. S.c.ar.l. di Terni il compito di “realizzazione di lavori inerenti alcune componenti strutturali del
fabbricato PalaCardeto finalizzati al miglioramento delle risposte statiche ed allineamento alle prestazioni di stabilità complessiva previste dal progetto strutturale esecutivo”. In seguito all’introduzione di modifiche normative, con l’introduzione della norma ISO 11560:2022, occorre procedere a lavori di adeguamento e messa a norma dei dispositivi attinenti la sicurezza e l’esercizio dell’immobile Pala Cardeto relativi alle linee vita poste in copertura: i lavori sono stati affidati, per circa 6mila euro, alla PanFix Italia S.r.l, sempre con sede a Terni. Infine, per circa 15mila euro, ad Asm è stato affidato il compito di “procedere alla manutenzione ordinaria della rete interna di distribuzione dell’acqua potabile nonché alla predisposizione di quanto necessario per consentire l’allaccio alla rete pubblica per la conseguente fornitura idrica”.
Pd all’attacco
“Sul parco Cardeto – commenta il capogruppo del Pd, Francesco Filipponi – si addensano ulteriori dubbi, sono stati infatti adottati una serie di nuovi atti amministrativi, gli ennesimi che aggiungono ulteriori risorse, per ulteriori 4 affidamenti, e si palesano solo ora imprevisti aggiuntivi. Prima era stata approvata una variante a dicembre, che oggi a meno di 2 mesi sembra impossibile. Non mettiamo in discussione la relazione del direttore dei lavori; sottolineiamo che un anno fa, quando furono assegnati nuovi lotti funzionali per tentare di ultimare il cantiere, ci siamo permessi di esprime dubbi sulle procedure seguite e sull’effettiva portata dei provvedimenti adottati, avevamo ragione. Auspichiamo nell’interesse dei cittadini che il parco venga consegnato in tempi rapidi e che si chiariscano vicende non chiare”.