La riscossione della Tari passa dall'ufficio tributi alla Vus. E intanto in città continuano le polemiche sul nuovo calendario di ritiro dei rifiuti
Dal primo gennaio 2023 sarà la Vus e non più il Comune di Spoleto ad occuparsi dell’invio e della riscossione della Tari, la tassa sui rifiuti. Lo ha deciso la Giunta comunale, con delibera del 10 novembre scorso. Un atto che segue quanto approvato in consiglio comunale a giugno.
A consentire l’assegnazione esterna della gestione della Tari è la legge 147/2013, che dispone che “i Comuni possono avvalersi, per l’accertamento e la riscossione della Tari e della tariffa, della società affidataria del servizio di gestione dei rifiuti alla data del 31/12/2013, fino alla scadenza del relativo contratto“. Finora, comunque, nonostante fosse consentito dalla normativa, la riscossione della Tari era gestita direttamente dall’ufficio tributi del Comune. Ora, invece, è stato deciso il cambiamento.
Sin da subito, stabilisce la delibera di Giunta, viene avviata l’attività di affiancamento tra l’ufficio tributi comunale ed il personale della Vus che si occuperà della gestione della Tari, anche per garantire agli utenti la continuità del servizio.
Nel frattempo, però, nel territorio comunale sono varie le polemiche dopo l’entrata in vigore del nuovo calendario di raccolta dei rifiuti in una vasta area (il resto del comune vedrà le modifiche da gennaio). In alcune zone, infatti, il personale della Valle umbra servizi non passa a ritirare i rifiuti nonostante i solleciti. In altre il servizio viene svolto a singhiozzo, in altre ancora differenziata, indifferenziata ed organico vengono raccolti in altri giorni rispetto a quanto previsto dal calendario. Ci sono comunque aree del territorio comunale in cui il servizio sta funzionando a dovere, ma il problema che riguarda alcune vie è stato segnalato anche durante l’ultima seduta del consiglio comunale.