Il Giudice di Pace ha ritenuto legittime le rimostranze dell'uomo multato lungo la Ss 318 Valfabbrica, non avrebbe avuto la possibilità di vederlo per la sua posizione rialzata e non opportunamente segnalata
La multa fatta con l’autovelox “nascosto”, lungo la Ss 318 di Valfabbrica,…va annullata! Questo ha stabilito il Giudice di Pace di Perugia, accogliendo il ricorso dell’automobilista che lo scorso dicembre si era visto recapitare a casa un verbale da 190 euro con il conseguente taglio di 3 punti dalla patente e che, lo scorso maggio, aveva documentato con un video (poi diventato virale) la postazione “dubbia” dell’apparecchio.
Il cittadino, affidatosi all’avvocato Chiara Casaglia, ha richiesto proprio l’annullamento della sanzione da parte della Polizia municipale di Valfabbrica, che lo aveva “pizzicato” alla velocità di oltre 120 km/h, 10 km/ sopra il limite massimo. A discolpare l’automobilista sarebbe soprattutto – secondo le motivazioni addotte dal ricorrente – “la mancata indicazione degli estremi del decreto prefettizio che autorizzava l’utilizzo dell’autovelox proprio in quel tratto di strada”.
Autovelox “nascosto” sopra cavalcavia, Polizia locale “Agito secondo le regole
Come già lamentato in modo colorito dall’uomo nel video, inoltre, il segnale di avviso temporaneo dell’autovelox (quello con il vigile urbano stilizzato) “risultava collocato dopo il cavalcavia”, sopra il quale tra l’altro l’apparecchiatura era posizionata (precisamente a lato della strada, fatto documentato anche dal filmato).
L’automobilista, dunque, che viaggiava in direzione Perugia, “non aveva possibilità di vedere l’autovelox”, posto sopra il livello della statale e “non preceduto dall’opportuna segnaletica”, come detto fissata molto più avanti della postazione “rialzata” della Municipale. Queste dunque le principali ragioni su cui si basava il ricorso, accolto dal Giudice, ma i motivi precisi del dispositivo si sapranno ora soltanto col deposito della sentenza. Ovviamente il Comune di Valfabbrica, che già aveva spiegato le sue ragioni in merito, potrà poi fare ricorso al tribunale ordinario.
Va comunque detto che questo pronunciamento rappresenta un importante precedente per tutti gli automobilisti che, in questi ultimi mesi, sono stati raggiunti dai numerosi verbali emessi grazie all’autovelox su quello specifico cavalcavia. Ricordiamo che in Italia, a differenza di altri paesi, non è possibile utilizzare autovelox nascosti. Lo dice l’articolo 142 del Codice della Strada – e lo ribadisce una sentenza della Cassazione – che prescrive come i dispositivi (compresi tutor e telelaser) debbano essere ben segnalati e visibili. Qui sotto il link della risposta del Comune arrivata venerdì 17 giugno