Baby gang, il fenomeno coinvolge tutta l'Umbria. Gravi episodi denunciati e Terni nei giorni scorsi e le immagini choc dell'Altotevere
Il fenomeno baby gang sembra stia colpendo trasversalmente l’Umbria, dove, sia in provincia di Terni sia in provincia di Perugia, si registrano ‘denunce’ e, soprattutto, la preoccupazione dei genitori dei ragazzi in età adolescenziale. Di oggi, 25 gennaio 2022, sono le immagini che ritraggono giovani ‘bad boys’ in atteggiamento ‘gangster’, con pistole, soldi, armi e pose stile “Gomorra” che hanno lasciato l’Altotevere sotto choc.
Baby gang anche a Terni
Nei giorni scorsi anche a Terni c’era stata la preoccupante denuncia di un genitore che, tramite un post sui social, si era sfogato su un fenomeno che desta preoccupazione anche nella città dell’acciaio. Si parla di una presunta baby gang che terrorizzerebbe cotanei con ‘mini rapine’ ed estorsioni. Sul caso sta indagando la Questura di Terni, ma non è così difficile incontrare, anche per le vie del centro, gruppi di giovanissimi in atteggiamento ‘gangster’. Qualcuno ricorderà, forse, la “CC-Squad”, la baby gang smantellata nel 2020 dalle forze dell’ordine, composta da 10 giovanissimi dediti a furti, risse e vandalismo.
La denuncia di un genitore
Ecco quanto denunciato da un genitore di Terni qualche giorno fa su Facebook: “Mi rivolgo a tutti i genitori che hanno figli compresi dai 12 anni in su e fino ai 16. Fatevi raccontare quali taglieggiamenti devono subire a Terni per mano di 6 o 7 ragazzi più grandi (uno addirittura 21 anni), che spesso girano armati di coltelli che usano per minacciare i malcapitati. Oggi ad esempio, vicino al quartiere Cospea hanno rapinato una ragazzina, l’hanno bloccata e si sono fatti consegnare 170 euro che doveva usare per comprarsi dei vestiti. In un parchetto vicino ponte Allende l’altro giorno hanno costretto un ragazzo a consegnare le scarpe nuove appena acquistate, mandandolo scalzo a casa. Per non parlare alle carrozzelle, dove non vedono l’ora di incrociare altri ragazzini ed attaccare briga. Spacciano ai nostri figli, li terrorizzano creando così un alone di omertà attorno a loro. Genitori, se ci siete battete un colpo!”.
Risposta politica, c’è solo il Pd
Sulla vicenda di Terni, nella giornata di oggi 25 gennaio, è arrivata la reazione del Pd che invoca “Un sistema di formazione funzionante, un modo di vivere dignitosamente, spazi e occasioni di aggregazione, e il diritto alla salute mentale che soprattutto in un momento come questo è fondamentale”.
Nel passare in rassegna le zone in degrado della città, il Pd propone di: “Restituire dignità e presidi sociali a questi quartieri, ad esempio restituendo un ruolo centrale alle associazioni e ai centri sociali e ricreativi, significherebbe eliminare terreno fertile a pratiche di questo genere e, allo stesso tempo, favorire alternative alla strada credibili ed efficaci alle ragazze e ai ragazzi che altrimenti rischiano di trovare sfogo in pratiche discutibili e dannose per loro stessi e per la comunità in cui vivono”.