Nel question time in Regione le sollecitazioni di Bianconi e le risposte di Coletto | Presto la Consulta permanente sanità e sociale
Chiarire come opereranno i Distretti sanitari, che passeranno da 5 a 12. Conoscere il ruolo della sanità privata in ausilio della pubblica, perché nel Piano sanitario preadottato dalla Giunta regionale “non ci sono quantificazioni e specifiche in merito”. Oltre ad altri aspetti “ad altri aspetti sono lacunosi perché enunciati ma non chiariti”. Il consigliere regionale Vincenzo Bianconi chiede lumi all’assessore Coletto su come la Regione intenda riempiere le caselle del nuovo Piano sanitario regionale. Sollecitandone la presentazione in Aula e la costituzione di una Consulta permanente delle professioni socio-sanitarie.
L’assessore Coletto ha risposto che “il Piano prevede elementi di innovazione di grande impatto. La Giunta ha preso atto della ‘fotografia’ della sanità contenuta nel Libro Bianco ed ha proceduto a nuove articolazioni della sanità, distretti, Creva, anche la modifica del periodo di vigenza, che passa da 3 a 5 anni”.
I distretti
I distretti passeranno da 12 a 5 sulla base di un indirizzo nazionale che prevede distretti per almeno 100mila abitanti. “Non sottovalutiamo le problematiche – ha evidenziato l’assessore – la nostra è una presa d’atto dell’indirizzo nazionale contenuto nel Pnrr. Non vogliamo sopprimere realtà territoriali, semplicemente gli stessi distretti saranno coordinati da un unico ambito. Si tratta di una economia di scala per rendere più agevole il lavoro di chi dovrà gestire la sanità nel distretto in funzione delle centrali operative territoriali, che saranno 7 sovrapponibili ai nuovi distretti più i due coordinatori, uno per Asl, con il compito di gestire i pazienti fragili e il percorso di cura. Ciò è permesso dal Pnrr, che prevede ospedali di comunità e case della salute”.
Il disegno di legge
“Non ci saranno rallentamenti – ancora le parole di Coletto – nella gestione della sanità ma una gestione più appropriata. Ci sarà un disegno di legge che integrerà il Testo Unico su Sanità e Sociale”.
Consulta permanente su sanità e sociale
Per quanto riguarda la Consulta permanente, Coletto ha detto che si sta elaborando la delibera per adeguare l’Umbria alle direttive nazionali ed è quindi prossima la sua costituzione.
L’Assemblea legislativa ha anche approvato con voto unanime dei presenti la mozione presentata dal consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico), condivisa e sottoscritta in Aula da tutti i capigruppo, che impegna la Giunta regionale a “procedere alla costituzione della Consulta regionale delle Professioni sanitarie e Socio sanitarie.
Ci sarà un confronto con le autonomie locali, previsto in delibera, – ha aggiunto – per il rilascio dei pareri di competenza da Cal, Province e Università, ulteriori stakeholders saranno coinvolti nel percorso di concertazione come da decreto legislativo ‘502/92’ e Testo unico.
Partecipazione
In Terza commissione si stanno calendarizzando le audizioni. “Ci sarà massima partecipazione degli stakeholders – assicura Coletto – anche delle associazioni e di chi vorrà dare un apporto a questa importante programmazione”.
Bianconi: ascoltare chi opera in prima linea
Nella replica, Bianconi ha invitato l’assessore “nella concertazione ad andare anche oltre il minimo previsto dalla legge, si può andare anche oltre. Condivisibile che la nuova governance necessitasse di tempo per l’esatta conoscenza della complessa macchina sanitaria, ma i tempi sarebbero ridotti con l’ascolto e il coinvolgimento dei tanti che operano in prima linea, tanti che vorrebbero aiutare a migliorare le cose sulla base delle loro conoscenze. Necessario costruire una comunità più forte, più stabile, con più attenzione alla persona, e anche l’economia viaggerà a un altro livello. L’ascolto cambierà il risultato del lavoro che state facendo”.