Il direttore sanitario Ascani: "La donazione degli organi come gesto di solidarietà’ e altruismo"
In seguito alla diagnosi di morte cerebrale di una donna di 70 anni, effettuata da una apposita commissione attivata dalla Direzione Sanitaria dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria e costituita, in tal caso, dal medico legale, il dottor Luigi Carlini, dal rianimatore dottor Manuelito Diamanti, dal neurofisiologo dottor Giuseppe Stipa, si è proceduto, previo consenso espresso dai familiari, all’espianto del fegato, dei reni e delle cornee.
L’espianto
L’espianto è stato eseguito da un team multidisciplinare costituito dalla anestesista dottoressa Rita Commissari, dall’oculista dottor Carlo Benedetti e da chirurghi di equipe specialistiche giunte da Perugia e Ancona. Le procedure di accertamento ed espianto sono il risultato di un lavoro multidisciplinare che coinvolge le figure professionali dell’anestesista-rianimatore neurologo, del medico legale, dei chirurghi, degli oculisti e degli infermieri.
“Donazione gesto di solidarietà”
“L’attivazione dell’Ufficio Coordinamento Aziendale Trapianti da parte della Direzione – spiega il direttore sanitario Alessandra Ascani – rispetta pienamente le indicazioni regionali. La donazione degli organi rappresenta un esempio di lavoro di squadra e di rete in quanto coinvolge più realtà sanitarie. Come direzione teniamo a ribadire l’importanza della donazione degli organi come gesto di solidarietà’ e altruismo, che può’ donare speranza e nuova vita”.