Il capogruppo di Castello Civica punta il dito sul doppio incarico dell'ingegnere, quello appena assunto in giunta e quello di dirigente della Usl "Ai sensi di legge deve andare in aspettativa o dimettersi dalla carica di vicesindaco"
Non accenna a placarsi la tensione tra maggioranza e opposizione tifernate respirata in campagna elettorale e durante il primo Consiglio comunale dell’era Secondi.
A pochi giorni dall’insediamento della giunta il capogruppo di Castello Civica Andrea Lignani Marchesani punta il dito proprio contro uno dei neo assessori, portando la lente di ingrandimento sopra il vicesindaco Giuseppe Bernicchi (a cui il sindaco ha affidato anche le deleghe di Urbanistica e Sviluppo economico).
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A finire nel mirino del consigliere comunale di minoranza sarebbe il doppio incarico ricoperto dall’ingegnere (nella foto), ovvero quello assunto dallo scorso 4 novembre in giunta (da membro esterno) e quello di dirigente di struttura complessa presso la Usl 1 Umbria con delega al Patrimonio.
Lignani – che ha depositato un’interrogazione sul caso – cita l’art. 12 del decreto legislativo 39/2013 che “inquadra in maniera inequivocabile l’incompatibilità del ruolo di vicesindaco, assessore e consigliere con il ruolo dirigenziale ricoperto dall’Ingegner Bernicchi“.
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“Una incompatibilità che, ai sensi di legge, deve essere sanata entro 15 giorni dalla nomina (4 novembre, ndr) – ricorda Lignani – o con il collocamento in aspettativa dell’Ingegner Bernicchi alla Asl (che ad oggi non risulta essere avvenuto) o con le sue dimissioni dalla carica di vicesindaco”.
Il consigliere Lignani ribadisce dunque “la necessità di un’immediata risoluzione della problematica in un senso o nell’altro e di trasmettere al Consiglio l’atto ufficiale di risoluzione dell’incompatibilità la quale, se dovesse persistere oltre i 15 giorni previsti dalla Legge, sarebbe una grave nocumento per l’istituzione comunale e la sua credibilità”.