Il primo stralcio di opere prevede un investimento di oltre 1 milione, entro l'estate 2022 potrebbero già essere disponibili alcune camere | A breve partirà anche il reclutamento del personale
E’ partito in maniera ufficiale il recupero e rilancio del complesso del seminario e hotel “Beniamino Ubaldi” di via Perugina, che la Chiesa eugubina ha edificato e inaugurato negli anni ’80. Un percorso che nei mesi scorsi era già stato annunciato e anticipato, puntando a valorizzare la collaborazione e condivisione con città e territorio, mettendo in relazione vari professionisti.
Hub Hotel “naturalmente accogliente”
La nuova struttura, presentata ieri mattina (29 ottobre) all’oratorio “Don Bosco” di via Massarelli, si chiamerà Hub Hotel, proprio perché nasce dall’idea di mettere in “connessione” tra loro persone e valori del territorio. Un luogo – come recita lo slogan che accompagna il nuovo nome – che vuol essere “naturalmente accogliente” da tutti i punti di vista.
“Si tratta – ha spiegato il vescovo mons. Luciano Paolucci Bedini – di un progetto di accoglienza ampio, inclusivo, attento alla sostenibilità e dedicato alla promozione del territorio. Il Cda dell’Ente Seminario di Gubbio da tempo voleva arrivare a rendere esecutivo questo progetto. L’hotel aveva bisogno di una profonda ristrutturazione, che andava però coniugata con la vocazione all’ospitalità di Gubbio”. In questo senso il rilancio del complesso di via Perugina sarà snodo centrale di una rete più ampia fatta di foresterie, case per pellegrini, ritiri, gruppi e vacanze che si articoleranno in un progetto di accoglienza diffusa.
“Siamo partiti dall’idea di mettere le persone al centro – spiega Lorenzo Rughi, che si occupa di amministrazione nella Curia eugubina – e tutte le nostre relazioni in questi mesi si sono orientate in questo senso, per progettare un’identità accogliente della struttura per abitanti e turisti”.
Le fasi del progetto, camere disponibili già entro l’estate 2022
Il recupero della struttura dell’ex hotel “Beniamino Ubaldi” passerà ora attraverso varie fasi: dopo la progettazione, a breve si apriranno i lavori di edilizia e impianti, e poi tutto ciò che riguarda la gestione di Hub Hotel a lavori terminati. L’obiettivo è realizzare un primo stralcio di opere per riaprire l’albergo con un lotto di camere disponibili entro l’estate 2022, con un investimento iniziale di oltre 1 milione di euro.
Seguirà una seconda fase per dare corpo all’identità sportiva dell’albergo, che si troverà proprio lungo la ciclabile Montecorona-Fossato di Vico in corso di realizzazione e potrà potenziare il collegamento con i vicini impianti esistenti, ampliando l’offerta con un grande parco sportivo aperto a tutti.
“La nuova struttura – spiega ancora Rughi – sarà caratterizzata dalla massima accessibilità, dove tutti possano sentirsi a casa: disabili, anziani e persone fragili ma anche giovani, famiglie e sportivi. Poi la sostenibilità ambientale a partire dal fotovoltaico, aggiungendo efficientamento energetico, riduzione sprechi e cura del parco circostante. Infine il concetto di ‘hub’, per essere crocevia di una nuova rete tra di noi, con il territorio e per dare una mano al sistema turistico locale, andando verso l’obiettivo della crescita di tutto il comparto ricettivo”.
Reclutamento personale, si parte già dalle prossime settimane
Lorenzo Rughi ha annunciato che fin dalle prossime settimane inizierà la fase del reclutamento del personale: chi vorrà proporre la propria candidatura potrà infatti inviare il curriculum via mail all’indirizzo amministrazione@diocesigubbio.net. Sul versante risorse umane sarà lo chef Enrico Braganti che si occuperà del comparto ristorazione, con la selezione del personale di cucina, l’organizzazione del lavoro e la predisposizione dei menù con i prodotti del territorio.
Gli spazi di Hub Hotel
Gli spazi innovativi e accoglienti di Hub Hotel sono stati presentati da Gianluigi Caldarelli dello studio Menichetti+Caldarelli Architetti, che si è aggiudicato il concorso di idee lanciato dalla Curia eugubina. “Siamo partiti proprio dal concetto di accoglienza e da quell’abbraccio che ci è mancato in questi mesi di pandemia” ha detto Caldarelli mostrando le immagini dell’idea progettuale sviluppata dallo studio tecnico eugubino. “Il segno grafico morbido e arrotondato – ha continuato – è diventato l’elemento costitutivo del progetto stesso”.
Caldarelli ha presentato anche i “rendering” della progettazione, illustrando le idee innovative alla base della ristrutturazione: “Cambierà l’accesso alla struttura per dare più spazio al verde intorno, esterni e interni dell’albergo saranno aperti e ampliati per dare respiro e prospettiva, gli spazi saranno tutti adatti a chi ha problemi di mobilità con portici, vetrate, corridoi e corte aperta. Il verde sarà un elemento molto importante”.