Il Comitato per il sì: facciamo sentire la nostra voce, la maggioranza dei residenti vuole un'opera indispensabile e urgente
L’ennesimo incidente di un tir sulla superstrada tra Collestrada e Ponte San Giovanni ha riproposto il dibattito sul Nodo di Perugia e sulla variante chiamata Nodino. Un tema che proprio il giorno prima era stato rilanciato dal Comitato Pro Nodo-Nodino di Perugia, per contrapporsi al Comitato che invece ritiene l’opera inutile, costosa e dannosa dal punto di vista paesaggistico.
Nodino, serve un approfondimento in Commissione
Le ragioni del Comitato per il Nodino
Per il Comitato de sì il Nodo (anche nel suo stralcio chiamato Nodino) rappresenta un’opera importante per la viabilità in tutta l’Umbria. Questa l’utilità del progetto con cui l’Anas intende deviare il traffico pesante della E45 lungo l’asse Orte-Ravenna, sgravando il tratto tra Collestrada e Ponte San Giovanni, su cui pesano i flussi verso Perugia, il Trasimeno e Firenze.
I favorevoli ricordano che di quest’opera si parla già dagli anni Novanta. E che da allora la situazione è anche peggiorata.
La contrapposizione al Comitato del no
Il Comitato del sì ribatte alle ragioni di coloro che sono contrari all’opera evidenziando come le due gallerie limiterebbero l’impatto ambientale. E comunque con benefici superiori alle criticità che l’opera comporterebbe.
“Abbiamo il timore che questo gruppo di persone contrarie all’opera – scrive il Comitato Pro Nodo-Nodino – possa rovinare e bloccare per sempre lo sviluppo e quindi il futuro di una regione intera poiché , senza l’opera non sarà possibile stare al passo e sopravvivere ai cambiamenti del mondo economico e sociale”.
Paralisi del traffico ad ogni incidente
I fautori dell’opera ricordano come il traffico si paralizzi ad ogni incidente sulla superstrada. Con conseguenze poi anche sulla viabilità interna. E un aumento di smog.
Il Comitato del sì, infine, ritiene che la maggioranza silenziosa sia favorevole al Nodino, pur senza aver mai manifestato finora. Ma ora, di fronte ai tentennamenti della Regione, anche i fautori del Nodo e intanto del Nodino sono pronti a far sentire la loro voce.