Nguci è al suo debutto italiano al Festival con tre applauditi recital pianistici alla Chiesa di Sant’Eufemia. A lei va il Premio Monini Giovani
Va alla pianista franco-albanese Marie-Ange Nguci, al suo debutto italiano al Festival con tre applauditi recital pianistici alla Chiesa di Sant’Eufemia, il Premio Monini Giovani “Una Finestra sui Due Mondi” 2021.
A convincere pienamente la Giuria del Premio, composta dalla Direttrice Artistica del Festival Monique Veaute e dai promotori del premio Maria Flora e Zefferino Monini, gli eccezionali primati che vanta a soli 23 anni.
Nominata in Francia tra le personalità under 30 capaci di cambiare il mondo, è già stata consacrata sulla scena internazionale “per il suo talento cristallino e per una perfetta padronanza della tecnica pianistica che va oltre la dimensione musicale, raggiungendo uno spettro di colori sorprendente” (Le Figaro).
Entrata a tredici anni nella classe di Nicholas Angelich al Conservatorio di Parigi, ha completato il corso superiore di pianoforte in tre anni, aggiungendovi le specializzazioni in Analisi Musicale, Musicologia, Pedagogia, lo studio del violoncello, dell’organo e dell’Onde Martenot, un Dottorato a New York e un anno di direzione d’Orchestra all’Università di Vienna. Nel suo repertorio una predilezione per quei compositori che sono stati anche grandi organisti e improvvisatori.
A Casa Menotti le è stata consegnata da Maria Flora Monini la 12° ambita scultura in argento e legno d’ulivo realizzata dall’orafo spoletino Enrico Morbidoni. Ma, ancora più importante, il suo “ritratto alla finestra” che dà il nome al Premio la consacra tra le glorie più promettenti della storia recente del Festival.
Prima di lei, i premi “speciale giovani” dal 2010 a oggi sono stati assegnati, nell’ordine, al soprano slovacco Adriana Kučerová, alla voce bianca Thomas Copeland, al compositore e pianista Matthew Aucoin, all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, al danzatore Shizen Kazama, alla soprano Emily D’Angelo, al violoncellista Santiago Canón, al tenore Brian Michael Moore, alla soprano Benedetta Torre, a Pierre-Antoine Bardot, talento dell’École-Atelier Rudra Béjart di Losanna, e nel 2020 alla soprano Rosa Feola.
“La scelta della giuria vuole essere un omaggio al talento, al sacrificio e all’ineguagliabile capacità della musica di abbattere ogni barriera” ha affermato Maria Flora Monini “e un forte incoraggiamento ai giovani di tutto il mondo a credere nei propri sogni e a non lasciarsi abbattere da difficoltà e ostacoli, oggi più che mai”.