Maggioranza divisa tra Palazzo dei Priori che chiede di dare priorità all'ampliamento della rampa e la Regione che segue il progetto Anas del Nodino
Nodo di Perugia, vertice a Roma tra Anas, Regione e Comune di Perugia. Con l’Anas pronta al via libera per il cosiddetto Nodino, più funzionale a ridurre la strozzatura della E45 a Collestrada, in un’ottica di interesse nazionale della viabilità dall’Adriatico verso Roma.
Un intervento parziale, da Collestrada a Madonna del Piano, con un successivo intervento fino al territorio di Corciano, contro il quale si sono già sollevati i Comitati cittadini.
Il Comune di Perugia chiede di dare priorità alla realizzazione della seconda corsia sulla rampa da Ponte San Giovanni, prima delle gallerie.
Si amplia il fronte del “no” a Torgiano
A Torgiano, dopo l’opposizione, anche la maggioranza ha presentato una mozione contro il Nodino. Segno che politicamente il progetto non convince tutte le forze politiche.
In vista del Consiglio comunale fissato per il 13 aprile, però, si rischia di andare ancora in ordine sparso seguendo il gioco (politico) delle parti. Ecco perché si auspica un incontro, prima della seduta consiliare, per verificare la possibilità di unificare i due atti in un’unica mozione. Con le opposizioni che però ribadiscono l’importanza di revocare tutti i pronunciamenti precedenti sul Nodo di Perugia.
Il raddoppio della rampa
Per il consigliere regionale Andrea Fora il Nodino sarebbe “un’opera certamente utile, ma insufficiente e non risolutiva”. Per l’esponente
del Patto civico per l’Umbria “al pari del ‘Nodino’, o forse ancora più strategico, è il tema rilanciato dal Comune di Perugia riguardante il raddoppio della rampa che, provenendo da nord, collega la E45 alla bretella Perugia – Bettolle. Una corsia unica che ad oggi blocca ad imbuto tutto il traffico in ingresso su Perugia e che potrebbe trovare un maggior sfogo con un raddoppio di corsia.
“Quanto al ‘Nodino’ – aggiunge Fora – ritengo però fondamentale che la
discussione intorno alla sua realizzazione, frutto di un progetto nato ormai
oltre venti anni fa, in condizioni e contesti diversi, non si possa limitare
ai soli tavoli della politica e degli addetti ai lavori”.
Regione – Comune, tavolo di maggioranza
Tesei è pronta a convocare un tavolo di maggioranza per dipanare le diversità di vedute tra Comune e Regione, espressioni per altro delle stesse maggioranze di Governo.
Per Fora la discussione su un progetto “così importante e strutturale per la nostra regione che ne cambierà il volto per il futuro e per le prossime generazioni, non può risolversi in ‘accordi tra partiti’, ma deve coinvolgere
necessariamente e in maniera completa la cittadinanza, i comitati di
quartiere, le aziende, le categorie produttive”.
“Nodino, progetto da rivedere”
Per Fora il progetto del Nodino va assolutamente rivisitato: “L’attuale tracciato su cui si dibatte da anni e riproposto anche oggi, perché rispetto alle altre ipotesi è quello economicamente più vantaggioso, ha un impatto sul piano ambientale e paesaggistico di fortissima entità, andando a deturpare l’intera collina di Collestrada e soprattutto distruggendo un’area dall’eccezionale pregio paesaggistico, agricolo, turistico, archeologico e storico ambientale come il borgo medioevale di Collestrada e la sua zona boschiva classificata SIC/ZCS a conservazione speciale, i boschi a Farneto. Aree tutelate di interesse comunitario, sopravvissute a millenni di storia che verrebbero deturpate e private alle future generazioni”.
Secondo Fora, “ci sono ipotesi alternative, da poter valutare e vagliare
sia sotto il profilo tecnico che economico. Abbiamo una grande occasione: i
fondi del Next Generation EU che devono essere utilizzati bene, a vantaggio
della collettività, e per generare sviluppo e rilancio della nostra economia
regionale, a cui opere infrastrutturali che migliorino i collegamenti infra
ed extraregionali serve come il pane”.