L'iniziativa dai figli di una vittima di Coronavirus
Una donazione, per trasformare il dolore in solidarietà, e per ringraziare la grande professionalità del reparto Covid19 del San Giovanni Battista. A realizzarla i folignati Federico e Cristiana Sebastiani, grazie anche all’importante supporto della sua famiglia, degli amici e dei parenti. Tutti hanno voluto contribuire alla raccolta fondi in nome di Giovanni Sebastiani (conosciuto da tutti come Gianni), papà di Federico e Cristiana, che per oltre venti giorni è stato seguito dai sanitari del reparto di Rianimazione, ma che il 9 dicembre scorso ha dovuto cedere alla spietatezza del Coronavirus.
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Donazione di calzari monouso per l’ospedale di Foligno
Così, negli scorsi giorni i medici e gli infermieri del “San Giovanni Battista” hanno ricevuto diversi calzari monouso, frutto appunto della raccolta fondi in memoria di Gianni Sebastiani. “E’ un gesto di riconoscenza per ciò che queste persone hanno fatto per mio papà e per quello che fanno per tutti i pazienti che combattono contro il virus – racconta Federico -. Questi calzari sono utili nel lavoro di tutti i giorni all’interno del reparto Covid-19 e mi sono sentito in dovere di fare qualcosa. Senza il grande cuore ed il supporto di tutti coloro che mi conoscono e che conoscevano mio papà non sarei riuscito a fare nulla, è per questo che voglio ringraziare chi ha contribuito alla raccolta fondi”.
“Grazie per quello che avete fatto per mio padre”
Negli scorsi giorni i pacchi contenenti i calzari monouso sono arrivati a destinazione. A ricevere il prezioso dono sono stati la dottoressa Liana Lentischio, responsabile della Rianimazione, ed il dottor Emanuele Stinchi, coordinatore infermieristico dello stesso reparto. La donazione è stata accompagnata da una mail che Federico Sebastiani ha inviato al reparto Covid-19 dell’ospedale. “Ringrazio con tutto il cuore il vostro reparto e tutte le persone che con passione e professionalità si sono prese cura di mio padre. Purtroppo le cose non sono andate come speravo – si legge nel messaggio -, ma ho percepito nelle vostre telefonate quotidiane e nei vostri disperati tentativi, la volontà di fare tutto il possibile per salvarlo. Mio padre era un grande uomo e sono sicuro che se ce l’avesse fatta avrebbe personalmente ringraziato ogni singola persona. Sono sicuro che questo gesto è una cosa che lui avrebbe voluto”.