L'idea del consigliere comunale di minoranza, già candidato sindaco
Una no tax area per il centro storico. La proposta è del consigliere comunale Franco Buriani, del gruppo Rivoluzionati, che ha chiesto anche la convocazione di un tavolo ad hoc per valutare la questione nel dettaglio.
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Le difficoltà del territorio
“Stiamo vivendo – spiega Buriani – un periodo di grande complessità perché alle incertezze ereditate dalla crisi economica che attanaglia il nostro territorio, dal commercio in caduta libera, dalla instabilità politica che ha investito il governo nazionale, si è aggiunta la pandemia del Covid con impatti evidenti su tutto il tessuto economico. Per superare la severità di questo shock dobbiamo già da adesso vedere i presupposti per la ripartenza del nostro territorio che deve essere trainata da quei fattori di resilienza della nostra economia che si basano sulle attività commerciali e artigianali del nostro territorio e in particolare di quel gioiello che possediamo: il centro storico“.
“Serve un trampolino di lancio per le imprese locali”
Per Buriani serve ripartire da lì, “per far si che queste attività commerciali e artigianali possano presentarsi con la riconosciuta qualità, affidabilità e creatività, esse hanno bisogno di un sostegno finanziario. Al di là delle agevolazioni che il governo nazionale ha varato o che è in procinto di varare con i cosiddetti “Ristori” o i “Decreti Rilancio”, c’ è bisogno di un trampolino di lancio per le imprese locali che deve venire direttamente dalla Amministrazione Comunale. La legge regionale dell’Umbria 3 agosto 1999 n.24, in attuazione del d.lgs. n. 114 del 1998, prevede numerosi interventi per la valorizzazione dei centri storici da parte dei Comuni, disciplinati dall’art. 21 e seguenti. In particolare la legge regionale prevede l’obbligo per i Comuni di dotarsi di uno strumento di intervento per la tutela e la valorizzazione dei centri storici, integrato con specifiche misure di agevolazione tributaria e di sostegno finanziario, al fine, in primis, di tutelare il patrimonio edilizio di interesse storico, di garantire i migliori servizi alla popolazione residente e ai turisti e di integrare i servizi commerciali con gli altri di interesse pubblico“.
No tax area e sgravi
“Occorre rilanciare il centro storico sia come sede per attività commerciali e artigianali sia dal punto di vista residenziale – dice Buriani – così si preserva la vitalità. Si propone dunque l’istituzione di una No tax area per nuove attività artigianali e commerciali che rappresenterebbe una risorsa per il turismo. Per raggiungere gli obiettivi citati la no tax AREA può essere predisposta con la convocazione di un tavolo tecnico coinvolgendo le associazioni di categoria e proprietari di immobili che adotti provvedimenti relativi alla concessione di agevolazioni a favore di quei soggetti imprenditoriali che aprono attività nel centro storico agendo sulle aliquote IMU e TARI e imponendo tasse e imposte comunali anche per chi decide di risiedere nel centro storico definendo locazioni di maggior favore rispetto alle attuali pressioni fiscali (aumentare lo sgravio fiscale IMU sull’immobile o attuando i cosiddetti” canoni concordati”)“.