Stamattina i treni sono tornati a circolare regolarmente lungo il binario unico tra Terni e Spoleto, ma a velocità ridotta. I progetti della Regione sul raddoppio
E’ tornato finalmente regolare il transito ferroviario tra Terni e Spoleto dopo la frana che giovedì scorso aveva fatto deragliare un treno tra Rocca San Zenone e Giuncano. Stamattina (13 gennaio) i treni sono tornati a circolare regolarmente lungo il binario unico.
Nella zona interessata dalla frana, comunque, i convogli passano a velocità molto ridotta per motivi di sicurezza.
Si pone fine dunque a quasi una settimana di forti disagi per viaggiatori e pendolari che hanno dovuto fare i conti con forti ritardi, grandi disagi e sovraffollamento delle carrozze.
La doppia galleria di 19 km tra Terni e Spoleto
Intanto sul fronte istituzionale qualcosa si muove.
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L’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti Enrico Melasecche, infatti, annuncia che nel “Recovery plan” è prevista non solo la riapertura della Fcu, ma anche la realizzazione del raddoppio ferroviario nel tratto a binario unico, attraverso una galleria a due canne di 19 km su 22 totali. Un’opera imponente dal costo di 572 milioni di euro, che porterà la pendenza dal 22 al 12 per mille.
L’imponente opera – spiega Melasecche – “risulta prevista nel documento Next Generation Italia“, mentre il progetto è in fase di revisione. L’eventuale approvazione del finanziamento porterebbe a realizzare la galleria per forza di cose in tempi brevi: il Recovery plan prevede che possano essere finanziate solo le opere concluse entro il 2026.
La Fcu
Parlando del Recovery plan, Melasecche evidenzia che “a conferma di quanto abbiamo annunciato, la bozza del documento inviata dal Governo ai partiti, contiene esplicitamente la previsione della riapertura della tratta di interesse nazionale Perugia-Terni della FCU”. “Non solo, il documento recita da pg 101 in poi: “Una particolare attenzione è posta sulle linee regionali… con interventi di upgrading, elettrificazione e resilienza… Si tratta di interventi mirati ad omogeneizzare ed elevare gli standard prestazionali delle infrastrutture esistenti… Gli interventi riguardano… la Sansepolcro-Terni…”. Tale esplicita citazione ci conforta non solo nella fondata speranza che verrà riattivato anche il tratto verso la Toscana ma viene confermata anche la nostra linea programmatica che vede l’intera dorsale tosco-umbro-laziale-abruzzese-molisana rilanciata come un unicum e non frazionata con ipotesi localistiche pseudotecniche senza visione”.
Inoltre nello stesso documento – prosegue Melasecche – si può leggere che nell’ambito degli “interventi di velocizzazione delle principali linee passeggeri e di incremento della capacità dei trasporti ferroviari per merci, lungo gli assi prioritari del Paese Nord-Sud ed Est-Ovest, nel Centro si rafforzeranno due assi Est-Ovest (Roma-Pescara e Orte-Falconara) riducendo significativamente i tempi di percorrenza ed aumentando le capacità…”.
Il protocollo Umbria – Marche
“La scelta fatta dalla Regione, vari mesi fa, quando ancora non si parlava di Next Generation Italia, traguardando ben oltre la pandemia, di andare ad Ancona per la firma del protocollo di intesa Umbria-Marche-MIT-RFI, con la ministra De Micheli, dell’amministratore delegato di RFI, Gentile e dei due presidenti di Umbria e Marche, Tesei e Ceriscioli, con l’Umbria comprimaria nella predisposizione sapiente di quell’evento, è stata vincente. All’epoca si parlava solo della trasversale Roma – Pescara e del suo commissariamento mentre oggi le quotazioni della Orte – Falconara sono risalite al punto da essere ormai una certezza. Una volta conclusi i lavori in corso sulla Campello – Spoleto, il primo dei progetti umbri per completare il raddoppio da Orte a Foligno sarà necessariamente quello mancante della Spoleto – Terni”.
La variante della tratta Foligno – Fossato di Vico e le novità sulla Spoleto – Terni
Si sta anche avviando con rigore – sottolinea Melasecche – lo studio dell’ipotesi di variante della tratta Foligno – Fossato di Vico in modo che la Politica possa poi laicamente dire la sua, una volta per tutte.
Siamo alla ormai alla quarta riunione del tavolo tecnico, con implicita forte valenza strategico-progettuale, in cui è stato previsto per la tratta Spoleto-Terni l’adeguamento del vecchio progetto di tredici anni fa ad una canna trasformandolo a due canne. Una lunga galleria di 19 km su 22 km totali di percorso. L’incidente di tre giorni fa in Val di Serra, sulla gola di Giuncano – ricorda l’assessore Melasecche -, che avrebbe potuto essere ben più drammatico, non sarà quindi tra pochi anni più possibile perché il nuovo progetto, già in corso di definizione da parte di RFI, ridurrà la pendenza massima dal 22 per mille dell’attuale tracciato, con frequenti problemi, al 12 per mille, e sarà molto più sicuro e veloce potendo raggiungere velocità fino a 175/200 km l’ora.
I ringraziamenti di Melasecche
Non posso che ringraziare dunque tutti i partecipanti al tavolo per il clima positivo e professionale che si è instaurato, foriero di risultati certamente importanti. Se dovessi fare un bilancio di questo primo anno di lavoro molto intenso non potrei che essere soddisfatto – dichiara l’assessore – perché sta portando a risultati fino a pochi mesi fa impensabili, con gran parte dei più importanti progetti di legislatura ben avviati a soluzione unitamente alla riorganizzazione dell’intero settore del trasporto pubblico locale in corso. La determinazione riformatrice che ha caratterizzato la proposta elettorale della Presidente Tesei, la solidarietà fra tutti i territori e l’impegno di una giunta coesa verso il raggiungimento di obiettivi tutt’altro che banali – ha concluso l’assessore -, stanno portando a risultati importanti che fanno ben sperare per il futuro della nostra Regione”.