E’ stato il servizio veterinario dell’Ausl di Modena, sede di Sassuolo, ad accorgersi che alcuni suini provenienti da un allevamento di Spoleto e destinati alla macellazione in un mattatoio di Reggio Emilia erano affetti da “malrossino”. 14 capi per l’esattezza, su un totale di 405, presentavano le lesioni acute tipiche della patologia, abbastanza diffusa nei suini e che solo in particolari condizioni colpisce l’uomo.
Del fatto è stata tempestivamente informata l’Asl 2 dell’Umbria che, come da prassi, ha inviato una nota informativa al Comune di Spoleto, da cui è partita l’ordinanza nei confronti del titolare dell’allevamento. In particolare, l’uomo dovrà effettuare un censimento degli animali presenti nel suo allevamento e isolare quelli ammalati o sospetti da quelli sani, preoccupandosi di disinfettare quotidianamente i ricoveri e tutti gli oggetti presenti. Per un certo periodo di tempo, inoltre, sarà vietato l’accesso alle persone estranee, e i suini, anche quelli sani, non potranno entrare per nessun motivo in contatto con i loro simili appartenenti ad altri allevamenti.
Gli animali sono da considerarsi a tutti gli effetti “sotto sequestro”. Il titolare dell’allevamento ha infatti il divieto di effettuare qualsiasi movimentazione di bestiame verso l’esterno o verso l’interno, a meno che non sia stata autorizzata dal servizio di sanità animale competente per i capi destinati alla macellazione. L’ordinanza del Comune è stata notificata sia ai servizi veterinari di via Martiri della Resistenza che al comando spoletino del Corpo Forestale dello stato.
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