“Con il prossimo bilancio di previsione ridurremo la Tari in maniera incisiva per le attività produttive più colpite dalla crisi post Covid-19 e finanzieremo un piano di manutenzioni che interesserà anche le scuole per garantire la riapertura in sicurezza a settembre. Facciamo quello che ci eravamo impegnati a fare con le categorie economiche e sociali per sostenere nel miglior modo possibile la città in questo momento difficile ma salvaguardando gli equilbri finanziari dell’Ente”. A parlare è il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, che illustra i progetti per il prossimo futuro.
Anche l’Istituto per l’economia e la finanza locale (Ifel) – ricorda l’amministrazione comunale – ha confermato la valutazione tecnica del Comune di Orvieto sull’utilizzo per la spesa corrente delle economie derivanti dalla rinegoziazione dei Boc con Banca Intesa. Circa 650mila euro di tali risorse saranno destinati all’abbattimento della Tari per le attività produttive nel contesto delle misure di sostegno all’economia locale per far fronte alla crisi post Covid-19. Altri 500mila finanzieranno il piano straordinario delle manutenzioni e gli interventi necessari per la riapertura in sicurezza delle scuole di proprietà del Comune a fronte di un insufficiente contributo arrivato dal Governo.
Un’operazione importante e affatto scontata nella sua definizione, come ha spiegato l’assessore al Bilancio, Piergiorgio Pizzo, destinata ora a fare anche da apripista per altri Comuni. Orvieto è stato infatti l’unico Comune in Italia di queste dimensioni che è riuscito a portare a termine un intervento così complesso come la rinegoziazione dei prestiti obbligazionari che ha generato economie per 1,3 milioni di euro.
Il parere consultivo chiesto all’Ifel rafforza la valutazione, fatta insieme agli uffici, che ci consentirà di utilizzare parte di queste risorse per Tari e piano delle manutenzioni.