Da.Bac.
Nella mattinata di martedì 3 dicembre è stato presentato, nella sala della Giunta tifernate, il “Progetto Alta Umbria”, un’idea attraverso cui istituti di credito, associazioni di categoria, imprese e istituzioni fanno sistema per sostenere il territorio dell’Alta Valle del Tevere, proponendo iniziative complementari tra loro in grado di supportare lo sviluppo del tessuto produttivo locale. Questo progetto nasce dalla felice intuizione di Casse di Risparmio dell’Umbria, che hanno accolto fin dall’inizio le idee proposte. Successivamente ha aderito anche la Camera di Commercio, sostenendo finanziariamente il progetto a seguito di una richiesta promossa dalle sezioni territoriali locali di Confindustria, Confartigianato e Confcommercio, rappresentate, in conferenza, dai rispettivi presidenti locali Fiorenzo Luchetti, Stefano Vescovi e Mauro Smacchia.
Oltre ai suddetti, erano presenti anche: il sindaco Luciano Bacchetta e l’assessore alle Politiche economiche Enrico Carloni, anche loro a rivendicare la paternità di “un progetto fortemente innovativo che vede impegnate sinergie diverse”; il direttore generale delle Casse di Risparmio dell’Umbria Vanni Bovi e il presidente di Umbria Export Pietro Tacconi, il quale si aspetta che le idee “vengano proprio dal mondo dei giovani e che possa rompersi, una volta per tutte, la tendenza dell’imprenditorialità a chiudersi nelle proprie aziende, aprendosi di fatto al mondo esterno”.
Nel dettaglio, il progetto Alta Umbria prevede una serie di iniziative a favore dello sviluppo territoriale ma le principali tipologie di intervento sono l’internazionalizzazione, l’innovazione e le reti d’impresa. Per quanto riguarda la prima, a tal fine, sono state organizzate missioni plurisettoriali in Vietnam e missioni di scouting (sorta di “esplorazione”) in Perù. In corso di organizzazione altre iniziative in Indonesia e nell’area ASEAN, Associazione Nazioni del Sud-Est asiatic,o che conta 10 paesi aderenti e una popolazione di 550 milioni di persone.
Riguardo la seconda tipologia di intervento è stato avviato un progetto di innovazione per il comparto del mobile, che ha come finalità quella di sviluppare nuove linee da proporre sui mercati internazionali. Sono stati incontrati operatori russi, del Qatar e degli Emirati arabi.
Per le reti di impresa è già operativa da un anno, nel comparto agro meccanico, la rete Agrimech Umbria, costituita da otto imprese per la gran parte con sede nell’Alta Valle del Tevere. Nel primo anno di attività questa rete ha realizzato iniziative in Kazakistan, Vietnam, Serbia, Sud Africa, Colombia, Iran, Arabia Saudita. Dal 29 novembre, è stata invece costituita la rete del mobile, Ambiente Umbria-Finest Italian furnitures and Interiors, a cui hanno aderito 10 aziende di cui 9 tifernati: Seggiolificio Pieracci; Lucidatura mobili e affini B&B; Falegnameria Masini; Mobilificio San Leo; Ideal-Mobili; M.A.T.; Sideform group; Bottega artigiana tifernate; Falegnameria Ronchi; L’antica Deruta ceramiche. La rete ha come finalità quella di sviluppare progetti di innovazione e di internazionalizzazione mettendo a fattor comune esperienze ed iniziative di sviluppo in un settore produttivo qualificatosi in AVT come distretto industriale. Le aziende aderenti alle due reti suddette potranno ora affrontare progetti di sviluppo, altrimenti non perseguibili individualmente, nella prospettiva di ottenere miglioramenti strutturali del proprio business che potranno influenzare positivamente anche il loro merito creditizio. Tutto ciò si inserisce nel disegno più ampio di sensibilizzazione del mondo imprenditoriale sul tema della collaborazione tra imprese, che oggi costituisce uno tra i punti più rilevanti di intervento comune ai principali attori del tessuto economico della regione. L’importante collaborazione avviata con Casse di Risparmio dell’Umbria viaggia proprio in quest’ottica, con l’obiettivo di sostegno e di crescita della competitività delle imprese umbre sui mercati nazionali ed internazionali. Vanni Bovi, a questo proposito, è stato chiaro: “L’impresa locale non basta, bisogna affrontare nuovi mercati e l’internazionalizzazione è l’unica strada che potrà trainare i vari settori lavorativi nell’attuale ‘tsunami economico’”
E’ aperto, inoltre, fino al 31 dicembre 2013 il bando “Un’idea per il tuo territorio” (info sui siti www.unideaperiltuoterritorio.it & www.exp.it), concorso che finanzierà sette nuove idee proposte da neo imprenditori residenti negli otto comuni del comprensorio. L’iniziativa, come ha spiegato il direttore di Umbria Export Enzo Faloci, “andrà a premiare idee innovative del manifatturiero, dall’artigianato fino al commercio, che abbiano la caratteristica di valorizzare anche il territorio”. A coordinare le diverse attività del progetto è, appunto, Umbria Export, l’organismo partecipato da associazioni di categoria, banche e aziende che da 40 anni è al fianco delle imprese che vogliono operare sui mercati esteri. Organizza, infatti, la partecipazione a fiere, missioni di operatori esteri in Umbria e di operatori umbri all’estero. Gestisce inoltre progetti di assistenza tecnica e di cooperazione finanziati da istituzioni regionali, nazionali ed internazionali.