Come di consueto il 5 maggio nella giornata mondiale dell’igiene delle mani si torna a ricordare l’importanza di un gesto semplice ma essenziale per la prevenzione delle infezioni trasmissibili, soprattutto negli ambienti ospedalieri e di cura territoriali.
E quest’anno, ancora in piena emergenza da Covid-19, la giornata assume una valenza ancora più importante. La corretta igiene delle mani, infatti, è una delle prime azioni che contrastano la diffusione dei virus, come ha ricordato anche il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte in un decreto apposito con il quale si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici e luoghi di aggregazione soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.
Al di là dell’emergenza sanitaria in atto, comunque, il lavaggio delle mani è considerato il mezzo più sicuro, semplice ed economico per contenere le infezioni trasmissibili. In Italia esiste purtroppo un allarme rosso per la mortalità causata dalle infezioni ospedaliere. I dati forniti dal Rapporto Osservasalute 2018 testimoniano come in 13 anni, dal 2003 al 2016, il tasso di mortalità per infezioni contratte in ospedale è raddoppiato sia per gli uomini che per le donne.
Quello delle infezioni correlate all’assistenza è un fenomeno rilevante, anche in termini economici: i costi di trattamento di una singola infezione, infatti, vanno dai 5 ai 9mila euro, e in Europa il costo annuale di queste infezioni è stimato attorno ai 7 miliardi di euro. Almeno il 30% di queste infezioni possono essere prevenute mediante una corretta igiene delle mani.
“Quest’anno, non potendo svolgere per l’occasione corsi di formazione ad hoc,– spiega Gioia Calagreti, dirigente medico del servizio di rischio clinico aziendale – la Usl Umbria 1 fornirà attraverso tutti i canali a disposizione, informazioni aggiornate e mirate a ribadire l’importanza del rispetto delle precauzioni standard ed in particolare del corretto lavaggio delle mani. In quest’ottica rientra anche l’aumento della disponibilità di supporti a muro con erogatori di gel idroalcolico e cartellonistica raffigurante la corretta procedura per il lavaggio e mettendo a disposizione di chiunque acceda ai presidi ospedalieri erogatori di gel alcolico da preferire ad altri tipi di lavaggio, eccetto in situazioni particolari. Inoltre, al fine di controllare la diffusione di germi causa di infezioni correlate all’assistenza, al personale vengono consegnate delle confezioni di gel idroalcolici da 100 ml da tenere nella tasca della divisa e da utilizzare al momento opportuno. Questo facilita una costante igiene mani anche agli operatori che si recano al domicilio dei pazienti inseriti nei progetti di assistenza domiciliare”.
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