Coronavirus, sale la paura tra gli operai delle acciaierie della Ast / Tk di Terni mentre prosegue il braccio di ferro del Sindacato da una parte e della azienda dall’altra.
I rappresentanti sindacali hanno dichiarato da questa mattina e fino alle 22 di venerdi 13 marzo uno sciopero in tutto il sito per protestare contro la proprietà che non vorrebbe adottare misure idonee a contrastare il contagio.
“L’azienda ha comunicato una serie di iniziative unilaterali e senza confronto con il sindacato” scrivono i rappresentanti dei lavoratori “per questi motivi è stato chiesto di anticipare la cassa integrazione già avviata per consentire la sanificazione dei locali e organizzare al meglio la produzione, che non vogliamo fermare, ed in ultimo dare una risposta allo stress psico-fisico dei lavoratori che è arrivato al limite, come già avvenuto in alcune aziende nel territorio nazionale. Siamo consapevoli che ancora una volta saranno i lavoratori a pagare le scelte unilaterali dell’azienda”.
AST “interdetti, sciopero ingiustificato”
Non si fatta attendere la replica della proprietà che in tarda mattinata ha diramato una nota con cui respinge fermamente le accuse della controparte.
“Fin dai primi giorni dell’emergenza Coronavirus, AST ha tradotto in norme comportamentali e disposizioni organizzative le raccomandazioni dell’Istituto Superiore della Sanità” scrive Ast/Tk “sono state le Organizzazioni Sindacali a riconoscere questo impegno e a spronare l’Azienda ad andare avanti. Quello che lascia interdetti è che, poche ore dopo, le stesse Organizzazioni abbiano proclamato due giorni di sciopero per la sanificazione dei locali, che è già stata avviata e completata, anche nei reparti produttivi, nella giornata di ieri. AST ha adottato decine di iniziative: dalla chiusura dei locali mensa (sostituita dalla distribuzione di cestini con piatti caldi), all’aumento della frequenza dei servizi di pulizia e disinfezione dei locali utilizzati dai lavoratori.
AST ha inoltre messo in atto ogni azione per assicurare che ognuno svolga il proprio lavoro rispettando la distanza minima di sicurezza disposta dalle Autorità. Per tutto questo riteniamo ingiustificata e pretestuosa la posizione assunta dalle Organizzazioni Sindacali, in un momento di emergenza nazionale in cui dovrebbe prevalere il senso di responsabilità e l’impegno delle Parti Sociali, in ogni sua componente, dovrebbe essere volto a rappresentare il corretto stato delle cose. Tutte le azioni che AST sta adoperando per tutelare il proprio personale rispetto alla trasmissione del virus sono in linea con le pratiche poste in essere dalle aziende più virtuose. AST continuerà a tutelare la salute e la sicurezza dei propri lavoratori, sia in relazione a questa emergenza sia ad ogni altro aspetto dell’attività lavorativa. Siamo molto lontani da quel presunto disimpegno di cui parlano le Organizzazioni Sindacali”.
La mediazione del sindaco e il tavolo con il Prefetto
L’allarme lanciato dai sindacati ha allertato Palazzo Spada dove il primo cittadino ha già tentato una mediazione tra le parti. Lo conferma il Municipio con un comunicato stampa di poco fa che conferma il colloquio tra il sindaco Latini e l’ad diAst/Tk, Massimiliano Burelli.
“Il sindaco ha chiesto all’Ad di AST di adoperarsi per mettere in campo tutte le misure di cautela per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori”.
Intanto Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro urgente con il Prefetto di Terni Emilio Dario Sensi.
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