Dimissioni respinte a Loretoni, Fd'I rifiuta le briciole e manda un alert al sindaco - Tuttoggi.info

Dimissioni respinte a Loretoni, Fd’I rifiuta le briciole e manda un alert al sindaco

Carlo Ceraso

Dimissioni respinte a Loretoni, Fd’I rifiuta le briciole e manda un alert al sindaco

Ad ore il nome dell'assessore in quota Forza Italia che sostituirà Cretoni. Zaffini “Giunta ora dimostri le proprie capacità. Amministrazione civica? Una barzelletta”
Lun, 03/02/2020 - 20:35

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De Augustinis riammette in squadra il 75enne Angelo Loretoni, l’assessore che martedì scorso aveva presentato le proprie dimissioni per “repulsione” (testuale) ai cambi di casacca che si sarebbero di lì a poco registrati: ovvero il passaggio a Fratelli d’Italia dei consiglieri Di Cintio (lista Rinnovamento) e Santirosi (Laboratorio Spoleto) e dell’ormai ex assessore al Personale e Partecipate Alessandro Cretoni (da Forza Italia e per questo immediatamente defenestrato dal primo cittadino).

De Augustinis non modifica così il proprio scacchiere in attesa di nominare il successore di Cretoni. Un nodo che potrebbe essere sciolto già domattina se è vero che in serata avrà un colloquio con il coordinatore regionale di FI Andrea Romizi che dovrebbe sottoporgli una rosa di nominativi.

La notizia circa il respingimento delle dimissioni è arrivata poco fa con una nota stampa del Comune. Leggiamo: “Il Sindaco Umberto De Augustinis ha respinto le dimissioni presentate il 28 gennaio scorso dall’assessore Angelo Loretoni che, questa mattina, le ha formalmente ritirate. Il ritiro è stato regolarmente protocollato dopo i chiarimenti intercorsi con il sindaco la scorsa settimana. L’assessore Loretoni mantiene le deleghe a Lavori pubblici, attività manutentive del territorio e dei beni comunali e relativi rapporti con le competenti società in house, Agenda urbana, Viabilità e traffico, Trasporto e mobilità alternativa e Sicurezza urbana”.

Loretoni, espressione dell’ormai scomparsa lista civica di Rinnovamento, torna quindi alle proprie funzioni.


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Il braccio di ferro con Fd’I

Abbandonata quindi, almeno per il momento, l’idea di un rimpasto di Giunta. Il sereno però non torna sulla maggioranza, a cominciare dai rapporti con Fd’I.

Il primo cittadino continua di fatto a tenere le distanze dal partito di Giorgia Meloni, una situazione che ha tentato di spiegare proprio nel decreto di revoca delle deleghe a Cretoni le quale ha rivendicato lo spirito civico della amministrazione e il perdurare degli effetti del voto del 2018 (quando Fratelli d’Italia non superò l’asticella del 3% contro il 5% di F.I.).

Per la verità in queste ore il sindaco avrebbe offerto al capogruppo di Fd’I Stefano Polinori l’incarico di consigliere delegato al turismo – delega revocata in queste ore alla Santirosi – ma la proposta è stata respinta al mittente. Come a dire che il neo gruppo consiliare non ha bisogno delle briciole.

Il messaggio al sindaco

L’amministrazione è un cosa seria e siamo della partita” dice il coordinatore regionale di Fd’I Franco Zaffini al telefono con Tuttoggi “se e quando non sarà più seria illustreremo i nostri argomenti e punteremo i piedi. Per quanto ci riguarda non siamo stati, non siamo e probabilmente non saremo in Giunta, ce ne facciamo una ragione perché non siamo smaniosi di poltrone. La Giunta però deve dimostrare di saper sapere, altrimenti espliciteremo con più chiarezza inadempienze e inefficienze”.

Se il messaggio non fosse già chiaro il coordinatore regionale prova a sviscerarlo meglio: “Sono quasi due anni che questa amministrazione è in piedi e i problemi sono tutti sul tavolo; bisogna trovare soluzioni e risposte adeguate, almeno per quelli più urgenti”.


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Un commento arriva anche sulla vicenda di Alessandro Cretoni che, neanche un’ora dopo aver ufficializzato il proprio passaggio al partito della Meloni, si è visto revocare l’incarico di assessore. “Quella capitata ad Alessandro” continua Zaffini “la ritengo una grave caduta di stile, sotto ogni profilo, umano, istituzionale e politico. Presentare l’amministrazione come una coalizione civica quando ormai 12 consiglieri su 15 sono espressione di partiti sembra una barzelletta”.

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