di Francesco Ferretti (V A) e Vittorio Monarca (I D) (alunni del liceo classico)
Anche quest’anno il liceo Tacito ha preso parte alla Notte nazionale del Liceo Classico, un evento che si è tenuto contemporaneamente in centinaia e centinaia di licei classici di ogni parte d’Italia. L’iniziativa – nata da un’idea di Rocco Schembra, docente di Greco e Latino presso il liceo Gulli e Pennisi di Acireale e ricevuto prontamente l’imprimatur del Ministro dell’Istruzione, dall’anno scolastico 2014-2015 – riscuote crescente successo grazie all’impegno profuso da studenti e docenti, tanto da essere arrivata alla sesta edizione.
L’idea di partenza si è rivelata vincente. Nata per dimostrare che il curricolo del classico è ancora pieno di vitalità ed è popolato da studenti motivati, ricchi di grandi talenti e con abilità e competenze che oltrepassano di gran lunga quelle richieste a scuola, la Notte Nazionale del Liceo Classico ha contribuito in maniera rilevante a focalizzare l’attenzione dei media e della comunità sociale sulla validità degli studi classici. E, probabilmente, ha contribuito a determinare quell’inversione di tendenza nelle iscrizioni al liceo classico che ormai da qualche anno hanno ripreso a salire a livello nazionale.
Nella notte del 17 gennaio, dalle 19 alle 22, il Tacito ha aperto le sue porte e gli spettatori hanno assistito al dolce e lento risveglio delle Muse, loro guide lungo un percorso all’insegna della cultura classica. Rappresentazioni teatrali, spettacoli musicali, performance creative e artistiche: queste le attività che hanno coinvolto il pubblico nel mostrare la vitalità della cultura classica e umanistica.
L’evento ha avuto inizio con il “Risveglio delle muse”, un balletto classico e contemporaneo, realizzato da alunne che coltivano la passione per la danza.
La presenza delle autorità politiche locali, il sindaco Leonardo Latini, il dirigente provinciale Tiziana De Angelis e l’assessore alla scuola, Cinzia Fabrizi, sottolinea come il liceo classico sia una istituzione preziosa non solo per gli studenti e le loro famiglie, ma anche per l’intera comunità cittadina, così come sottolineato dal sindaco stesso. La dirigente scolastica, la prof.ssa Roberta Bambini ha poi salutato il vasto pubblico accorso per la serata, ricordando che “I ragazzi non sono vasi da riempire, ma fiaccole di accendere”.
All’interno della scuola molte le rappresentazioni teatrali come “Un caldo d’adDio” riguardante il clima e l’ambiente, una performance teatrale per riscoprire i sapori degli antichi greci e latini intraprendendo un “viaggio culinario” intitolato “Quattro ristoranti”, ed anche la rappresentazione “Narrami o fiume” e la drammatizzazione dal titolo “Irami o dea”. Con il progetto “Buon compleanno Raffaello”, l’arte figurativa è diventata protagonista, come pure nei “Tableaux Vivants” ovvero i quadri viventi dove i ragazzi hanno animato e rappresentato alcune tra le tele più significative della storia dell’arte. Il coro d’istituto, con la direzione del professore Corrias, si è esibita durante la serata in una scaletta di brani. E ancora letture animate, mostre fotografiche, di arti visive e multimediali, conferenze e dibattiti.
Le foto sono di Chiara Filoia, III B