È ancora in prognosi riservata l’uomo di 80 anni che lo scorso weekend era stato ricoverato all’ospedale di Terni dopo aver mangiato in famiglia una specie altamente tossica di Amanita, probabilmente confusa con il più comune fungo prataiolo, che gli ha causato una insufficienza renale acuta.
Per quanto riguarda invece i coniugi ultraottantenni che la scorsa settimana erano stati ricoverati con gravi danni epatici causati da avvelenamento da Amanita falloide, l’uomo è stato già dimesso e anche la moglie è in via di miglioramento.
Le raccomandazioni dell’ospedale di Terni
Si torna a raccomandare a tutti i cittadini di non consumare i funghi raccolti senza averli fatti prima controllare presso gli ispettorati micologici delle Asl. Il servizio di controllo micologico è completamente gratuito per il consumo personale. Per informazioni sugli orari dei controlli micologici consultare i siti delle Asl di riferimento.
Chi dopo un pasto a base di funghi dovesse avvertire disturbi e sospettare una intossicazione dovrà rivolgersi al proprio medico o nei casi più severi recarsi subito al Pronto Soccorso portando con sé, ove possibile, i resti del pasto o della pulizia dei funghi.