L’opposizione ha atteso invano che qualcuno della Giunta si presentasse in Consiglio comunale (nella foto) per riferire sul rogo all’azienda Biondi Recuperi e soprattutto sul livello di inquinamento dell’aria e della terra nella zona di Ponte San Giovanni intorno ai depositi di rifiuti di vario genere bruciati per ore.
Tommaso Bori (dem) afferma che la situazione “è molto grave e seria”. Ricorda che il direttore di Arpa Umbria ha parlato di “rogo sentinella” e nello stigmatizzare il comportamento dell’esecutivo attacca: “Una cosa è certa, il rogo non è casuale: non si può ignorare, come fatto negli ultimi anni, il problema della gestione dei rifiuti, oppure, ancora peggio, fuggire come consuetudine“.
Ma c’è chi ribatte all’esponente dem, ricordando che gli amministratori sono stati a lungo sul luogo del rogo e che comunque il problema della presenza di un’azienda pericolosa a ridosso di case e scuole non è da imputare all’amministrazione Romizi.
Il vice sindaco Urbano Barelli, via social, fa sapere essere di essere stato con Romizi tutto il pomeriggio di domenica a Ponte San Giovanni, sino a notte, quando l’incendio è stato spento. L’amministrazione è in attesa delle analisi dell’Arpa. Il fatto che abbiano bruciato anche sostanze plastiche rende scontato lo sprigionamento di sostanze tossiche. Occorre vedere a quali livelli e le determinazioni conseguenti.
Intanto intorno alle 20 il Comune di Perugia ha fatto sapere su Facebook che martedì le scuole torneranno ad essere aperte e che è stata messa una nuova ordinanza.
Incendio Biondi Recuperi, scuole aperte ma appello alle aziende vicine | Area sotto sequestro
(aggiornato alle ore 20.50)