Frantoi Aperti, i tesori dell'Umbria legati da un filo... d'olio - Tuttoggi.info

Frantoi Aperti, i tesori dell’Umbria legati da un filo… d’olio

Massimo Sbardella

Frantoi Aperti, i tesori dell’Umbria legati da un filo… d’olio

Dal 1° al 25 novembre la manifestazione legata all'oro verde | Morbidoni: "Suggestioni che non hanno eguali" | Luoghi, programma e novità dell'edizione 2018
Mer, 24/10/2018 - 18:58

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In Umbria è tempo di una delle feste più gustose dell’anno, legata all’olio, l’oro verde di questa regione. Dal 1° al 25 novembre torna infatti Frantoi Aperti, la manifestazione organizzata dall’Associazione Strada dell’Olio e .v. o di Doliva Dop Umbria. L’apertura dei tanti frantoi che anche quest’anno hanno aderito costituirà, come di consueto, l’occasione per riscoprire (e far conoscere ai visitatori provenienti da fuori regione) l’Umbria rurale a vocazione olivicola ed i piccoli borghi scrigni d’arte.

Paolo Morbidoni, presidente dell’Associazione Strada dell’Olio e.v.o di Oliva Dop Umbria, nel presentare questa edizione ha ricordato i tre elementi che ne hanno sempre assicurato il successo: “Un territorio affascinante, un prodotto unico e gente autentica”. “Non c’è evento – ha sottolineato Morbidoni – in grado di suggestionare e lasciare sedimenti come questo. Col beneficio del tempo, si coglie il calore in ogni cosa. Nell’accoglienza dei frantoiani, che prima di essere imprenditori sono uomini con le radici nella terra e quindi veri. Nei fuochi approntati nelle piazze che offrono all’olio nuovo la migliore delle sorti: l’incontro generoso con la bruschetta appena tostata. Nei luoghi riaperti, nei palazzi storici, nel cuore dei borghi, che ospitano mostre di arte contemporanea, concerti, degustazioni, attività per bambini. Nel cibo semplice e condiviso che rinnova ogni anno la tradizione antica della convivialità. Frantoi Aperti è innanzitutto questo. Una suggestione che predispone al bello e al buono. Poi – ha aggiunto pensando alle ricadute sul piano turistico – è anche un contenitore ricchissimo di cose da fare e da vedere in Umbria, che dura per quasi un mese e che può essere la base per costruirsi un week end indimenticabile“.

Perché Frantoi Aperti è una festa per gli umbri, “nati” a pane ed olio, ma anche una grande occasione per i turisti di conoscere l’Umbria autentica.

La nascita della Strada dell’olio e delle Strade dei vini – ha ricordato l’assessore regionale Fernanda Cecchini – è stata ed è un’esperienza che è servita per fare rete in tutta la regione e verso il resto d’Italia. Stiamo raccogliendo dei frutti di questo lavoro – ha evidenziato con soddisfazione – basti pensare all’iscrizione della fascia olivata Assisi-Spoleto nel registro dei paesaggi storici del Ministero, nel riconoscimento Fao che apre il percorso verso il riconoscimento, della fascia, da parte dell’Unesco. Tutto questo porta valore aggiunto anche al prodotto, al nostro olio”.

Cecchini ha poi ricordato il lavoro fatto dalla Regione, con l’ausilio di esperti, per la formulazione del Piano olivicolo – la cui bozza sarà presto condivisa – all’interno del quale c’è spazio per Frantoi Aperti e per l’Associazione Strada dell’Olio Dop Umbria.

Eppure, ha lamentato il giornalista esporto di enogastronomia Maurizio Pescari, mentre ci si è dedicati molto alla promozione del vino ed al turismo ad esso legato, poco è stato fatto per l’olio. Da qui l’invito alle amministrazioni pubbliche a promuovere il “turismo dell’agricoltura“, non pensando a vino ed olio come settori separati.

Il programma

Una festa che si snoda tra le città ed i borghi umbri legati da un filo… d’olio. E che quest’anno, più ancora che nelle già fortunate edizioni passate, punta sulle emozioni che l’olio e l’olivicoltura sono in grado di suscitare.

Nel primo fine settimana di Frantoi Aperti saranno protagonisti Assisi con Unto (1-4 novembre) e Spoleto con Sapord’Olio (1-4 novembre);Campello sul Clitunno con la Festa dei Frantoi (4 novembre), Giano dell’Umbria con la Mangiaunta (1-5 novembre), Gualdo Cattaneo con Sapere di Pane Sapore di olio (3-4 novembre) e Trevi con Festivol (3-4 novembre).

Il secondo weekend vedrà alla ribalta Castel Ritaldi con Frantotipico (10-11 novembre), Passignano sul Trasimento con Oliamo 2018 (10-11 novembre) e Arrone con Amor d’Olio (11 novembre).

Nel terzo weekend sarà la volta di Foligno con Autunno a Foligno – Frantoi Aperti e Miele in Umbria (16-18 novembre), di Magione con Olivagando (17-18 novembre) e di Spello con l’Oro di Spello. 57esima Festa dell’olivo e della bruschetta (16-18 novembre).

Nel quarto e ultimo fine settimana sarà il turno di Collazzone con Collazzolio (24-25 novembre), Giano dell’Umbria con la Rievocazione della Festa della Frasca (24-25 novembre) e Spoleto con Sapord’Olio (24-25 novembre). Per tutti e quattro i weekend si svolgerà inoltre ad Assisi “Unto nei Castelli e nel Territorio”.

E poi, alcuni frantoi offrono un’anteprima già nelle giornate di sabato 27 e domenica 28 ottobre, come il Vecchio Frantoio Bartolomei di Montecchio di Orvieto, che in attesa de “I giorni dell’olio nuovo” aprirà le sue porte consentendo la visita del Museo dell’Olio, suggestivo percorso realizzato negli anni dalla famiglia Bartolomei.

In ogni borgo e in ogni città d’arte che aderisce all’evento si terranno degustazioni guidate di olio extravergine d’oliva curate da esperti assaggiatori e ci sarà un servizio navetta per assicurare il collegamento tra il centro storico del comune aderente e i frantoi. L’intero territorio verrà poi coinvolto nell’iniziativa “#CHIAVEUMBRA 2018_ Sulla Natura”, progetto di mostra d’arte contemporanea diffusa in ambienti poco noti e accessibili dell’Umbria “minore”, che saranno in via eccezionale aperti ai visitatori e raggiungibili autonomamente oppure prendendo le navette che collegano i comuni ai frantoi e che faranno tappa nei luoghi della mostra (chiesette rurali, vecchi opifici, luoghi inconsueti).

Le novità dell’edizione 2018

Ma pur legata alla tradizione, Frantoi Aperti è una manifestazione che riserva ogni anno sorprese. Quest’anno, ad esempio, dal 1° novembre e tutti i sabati e le domeniche dell’evento (dalle ore 12,30) si svolgeranno brunch e musica tra gli ulivi in luoghi unici ma spesso sconosciuti, come ad esempio ad Assisi la torretta della rocca minore, il torrione delle carceri nel castello di Campello Alto a Campello sul Clitunno, il cortile della Rocca Sonora a Gualdo Cattaneo. Questi soltanto alcuni dei luoghi in cui si terranno i brunch che in caso di maltempo avranno un’alternativa al chiuso.
Quest’anno Frantoi Aperti accoglie i territori di Arrone (che l’11 novembre organizza “Amor d’Olio”) e Collazzone, che a chiusura della manifestazione propone “Collazzolio” per il 24 e 25 novembre.
Altra novità sono gli show e laboratori condotti da Giorgione Orto e Cucina, che si terranno a Giano dell’Umbria (giovedì 1 novembre) e a Gualdo Cattaneo (tra il 3 e il 4 novembre), con il noto ristoratore star di Gambero Rosso Channel.
E ancora, il giro dei castelli, organizzato dal comune di Gualdo Cattaneo durante “Sapere di Pane Sapore di Olio” (3 e 4 novembre) tra la valle umbra e il tratto umbro della valle tiberina.
L’Oiler room Dj set in Frantoio, evento speciale nel luogo dove nasce l’olio extravergine d’oliva in programma il 10 novembre nel Frantoio Marfuga di Campello sul Clitunno in collaborazione con Dancity Festival.
Il laboratorio “Carta Oliata” previsto a Giano dell’Umbria lunedì 5 novembre, aperto a ristoratori provenienti da tutta Italia, cui verranno fatti assaggiare oli di Giano dell’Umbria e che saranno chiamati a creare una carta degli oli.
Un’iniziativa di approfondimento e di dibattito che s’inserisce perfettamente nel tema dei Frantoi Aperti è quella che riguarda la tutela del paesaggio olivato e dell’ambiente e che avrà luogo a Trevi, nel quadro di “Festivol” (3 e 4 novembre), con un convegno al Teatro Clitunno sul tema OLIVE4CLIMATE, progetto europeo coordinato dall’Università degli Studi di Perugia che si propone di studiare come l’olivicoltura e la produzione di olio possano contribuire a contrastare la desertificazione e mitigare i cambiamenti climatici.
Sul tema della tutela della Fascia Olivata Assisi-Spoleto si terrà a Spello, il comune che ospiterà la tappa umbra di Girolio d’Italia dal 16 al 18 novembre, in concomitanza con la 57° edizione de “L’Oro di Spello – Festa dell’Olivo e della Bruschetta”, un convegno dal titolo “Quando l’olio disegna il paesaggio: un motore per il turismo 2.0”, che prenderà spunto dal riconoscimento FAO per indagare argomenti relativi alla tutela del paesaggio disegnato dagli oliveti, considerato come patrimonio culturale e motore di sviluppo turistico e agricolo sostenibile. L’incontro è in calendario sabato 17 novembre alle ore 10.30.

Il “Risorgimento del Moraiolo”

La valutazione dell’annata olearia è affidata al Consorzio di Tutela della Dop e al suo presidente Eugenio Ranchino, che definisce questa raccolta come il “Risorgimento del Moraiolo”. “Dopo anni di produzione normale – ha spiegato Eugenio Ranchino – il Moraiolo un po’ in tutta l’Umbria presenta una grande carica di frutti che stanno dando oli potenzialmente DOP Umbria veramente eccellenti. Spero vivamente che la riscossa del Moraiolo, che ha sempre unito tutta la regione nel segno del buon olio, sia di buon auspicio per la crescita delle certificazioni di olio Dop Umbria” ha concluso augurando una buona campagna olearia a tutti.

Insomma, un mese di delizie, non solo per il palato, accompagnati in giro per l’Umbria dal sapore dell’olio.

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