Sono due i partner ritenuti affidabili per un investimento sulle società del gruppo Maran, che sembrano agevolare l’avvicinamento delle posizioni tra proprietà e sindacati. Dopo l’ultimo incontro tra il nuovo AD Andrea Marzapane e le sigle sindacali che stanno cercando di salvaguardare la posizione dei lavoratori, avvenuta la scorsa settimana e che aveva confermato le azioni di mobilitazione dopo la presentazione della richiesta di concordato sia per Maran SpA che per R&S Srl (più di 400 dipendenti in totale), oggi si è svolto un nuovo tavolo durante il quale sembrano essersi sciolti alcuni nodi, tra i quali quello degli arretrati degli stipendi dovuti.
Di seguito la nota Cgil a firma di Fabrizio Ricci:
A seguito dell’incontro odierno (30 gennaio) con l’amministratore unico di Maran Spa e R&S Srl, Andrea Marzapane, i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uilcom Uil, insieme alla Rsa aziendale, hanno deciso di sospendere la mobilitazione del personale in atto “per non ostacolare, con grande senso di responsabilità – spiegano le tre sigle e la Rsa – le trattative in atto con due possibili partner europei che, come comunicato oggi dall’azienda, sarebbero finanziariamente solidi e interessati a progetti di lungo periodo”.
Al tavolo con la dirigenza aziendale è stato anche affrontato, naturalmente, il problema del mancato pagamento delle spettanze. “Abbiamo stabilito e messo a verbale – spiegano ancora i sindacati – che nel momento in cui la richiesta di concordato delle due società verrà accolta dal Tribunale di Spoleto e verrano nominati i commissari giudiziali, l’amministratore presenterà richiesta al Tribunale stesso per il riconoscimento dei dipendenti quali creditori strategici, per avere l’autorizzazione ad effettuare i pagamenti delle mensilità di ottobre, novembre e dicembre 2017, convocando le organizzazioni sindacali per definire un piano di rientro delle spettanze compatibilmente con i flussi di cassa futuri”.