Un nuovo tassello verso la ripresa all’insegna della normalità del servizio relativo alle mense scolastiche del Comune di Terni. La nuova ditta appaltatrice del servizio di refezione (seppur con il ricorso al Tar pendente sulla gara d’appalto), la Gemos, ha raggiunto infatti un accordo con organizzazioni sindacali e aziende uscenti dall’appalto.
Ad annunciarlo una brevissima nota della stessa Gemos: “I rappresentanti delle Organizzazioni sindacali, le Aziende uscenti dall’appalto e Gemos hanno firmato un accordo condiviso al fine di definire le questioni relative al cambio di gestione del servizio di ristorazione scolastica del Comune di Terni. Tale verbale di accordo è stato sottoscritto in conformità a quanto previsto dai contratti in essere tra la Cooperazione Sociale ed il CCNL del Turismo P.E. relativo al servizio di refezione scolastica oggetto dell’appalto”.
Quello che però la Gemos non dice, ma evidenzia la Cgil, è che sì l’azienda romagnola riassorbirà i circa 80 lavoratori precedentemente impiegati nel garantire l’attività delle mense scolastiche, ma che per diversi l’impegno orario (e conseguente lo stipendio) sarà drasticamente ridotto, in alcuni casi più che dimezzato.
Nella nota sindacale, a firma di Desirè Marchetti (Filcams Cgil Terni) e Giorgio Lucci (Fp Cgil Terni), si legge: “Venerdì 8 settembre la Cgil Fp e la Filcams di Terni, insieme ad altre organizzazioni sindacali confederali, hanno sottoscritto l’accordo con la Coop Gemos per l’assunzione di circa 80 operatrici da inserire nelle cucine dei Sec (Servizi educativi comunali) del Comune di Terni. Nell’accordo sono state individuate le lavoratrici che nell’applicazione della clausola sociale sono risultate aventi diritto al passaggio nella azienda che garantirà i pasti ai bambini iscritti nelle scuole comunali. L’accordo prevede l’applicazione del Ccnl commercio e pubblici servizi per tutto il personale, con inquadramenti al sesto livello e mantenimento di anzianità di servizio e scatti contrattuali.
Come Cgil esprimiamo soddisfazione per essere riusciti a garantire il lavoro a tutto il personale, nonostante l’esito della trattativa non fosse del tutto scontato, viste anche le difficoltà nell’individuare il personale che nel corso degli anni e a vario titolo con soggetti diversi ha ruotato nell’appalto precedente. Permangono alcune difficoltà in ordine ai profili orari previsti nella gara di appalto e predeterminati nel bando, che in alcuni casi non superano le 15 ore settimanali. Elemento su cui intendiamo lavorare per migliorarlo. Giova sottolineare la disponibilità dei dirigenti di Gemos i quali si sono impegnati a risolvere le ultime criticità ancora esistenti e sin da subito hanno garantito l’occupazione di circa 80 lavoratrici. Permane l’incertezza riguardo al ricorso attualmente al vaglio del TAR, elemento che non attiene alle prerogative delle organizzazioni sindacali. Rimane inteso che le modalità dell’accordo rimangono valide per tutti, anche dopo la pronuncia del Tar qualunque sia l’azienda che risulterà vincitrice. L’intento della nostra organizzazione – conclude la Cgil – sarà sempre quello di migliorare le condizioni delle lavoratrici”.