Dopo lo stratosferico successo oltreoceano di Alberto Burri, anche un altro artista tifernate sarà esposto a New York. Si tratta di una retrospettiva delle opere tra 1950 e 1965 di Nuvolo, al secolo Giorgio Ascani, che la galleria “Di Donna” di New York inaugurerà il 26 ottobre 2017. Curata dal professor Germano Celant è la prima mostra monografica che gli Stati Uniti dedicano all’artista di Città di Castello, deceduto nel 2008 e la cui promozione e tutela culturale è oggi supervisionata dall’Archivio Nuvolo, di cui è presidente la moglie Liana Baracchi Ascani e vicepresidente il figlio Paolo.
Le due opere scelte dal curatore americano della mostra appartengono alla donazione che la famiglia fece alla Pinacoteca comunale di Città di Castello: “Il prestigio della Galleria e la volontà contribuire a promuovere l’arte di Nuvolo su un piano internazionale ci hanno convinto a concedere il nulla osta – annuncia il vicesindaco e assessore alla Cultura Michele Bettarelli, sottolineando come “l’opera di Nuvolo meriti una platea così ampia e qualificata nella quale risuonerà anche il nome di Città di Castello, che a distanza di pochi anni, torna nella capitale statunitense della cultura in nome dell’eccellenza artistica di un suo concittadino”.
Le opere che, una volta giunto anche il via libera del Ministero dei Beni Culturali, partiranno per l’America sono “Diagramma” del 1962, righe di cucito a macchina su tela non preparata, e “Cucito a macchina” del 1958, stoffa cucita a macchina. Ad oggi sono esposte insieme alle altre 13, oggetto della donazione, in modo permanente, ma a rotazione, in una delle sale dell’ala moderna della Pinacoteca comunale.
La mostra arriva dopo due presenze di opere di Nuvolo in aste internazionali: Phillips New York nel maggio 2015 e Sotheby’s Londra ad ottobre nel 2016, entrambe con risultati record per l’artista ed estremo interesse attorno a questa figura da parte degli operatori internazionali. “Sta girando un vento di estremo interesse attorno ai lavori di mio padre Giorgio – sottolinea Paolo Ascani – non tanto una riscoperta, perché tra gli addetti ai lavori era già nota l’importanza del suo lavoro, quanto tra le persone comuni e questo ci fa estremamente piacere visto che mio padre non amava la cultura per pochi intimi, elitaria”.
La mostra, dal titolo “Nuvolo: 1950-1965”, sarà anche l’occasione per approfondire il periodo artistico che nel secondo dopoguerra coinvolse Roma in un’entusiasmante proposta di giovani artisti tra i quali anche Burri, Colla, Villa e Capogrossi. E proprio questo periodo creativo verrà mostrato a New York concentrando l’esposizione sul periodo 1950-1965, in cui Nuvolo sperimentava la tecnica della serotipia, dei daini e degli scacchi. Il catalogo delle mostra, edito da Skira, darà anche l’opportunità di approfondire la biografica dell’artista e la sua evoluzione umana con il trasferimento da Città di Castello a Roma.