E’ un fiume in piena Marco Vinicio Guasticchi, da poco “assolto” dalla sospensione per 6 mesi dal Partito Democratico. Il provvedimento, preso lo scorso novembre dalla Commissione provinciale di garanzia è stato revocato dalla Commissione nazionale perché la prima – spiega il vicepresidente dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria – “non aveva il potere né tanto meno la competenza” di prendere una tale decisione.
L’accusa che pendeva su Guasticchi era quella di aver contribuito, insieme al vicesindaco di Montone Roberto Persico (sospeso a sua volta per 8 mesi), a far iscrivere al Pd 12 nuovi aderenti che, non potendo segnarsi nel circolo Pd arietano, si erano rivolti alla segreteria provinciale. “Un capo di accusa gravissimo” ha commentato il consigliere regionale umbertidese.
“Dopo una lunga esposizione al fango mediatico, organizzato dai soliti noti ecco finalmente una buona notizia di Natale” ha aggiunto Guasticchi, che ha chiaramente parlato di “malafede”: “Anche un bambino si sarebbe reso conto della strumentalità di questa patetica messa in scena. Ora mi attenderei delle scuse da parte dei membri della Commissione provinciale di garanzia, ma ne dubito visto l’accanimento con cui hanno cercato di delegittimarmi”.
Guasticchi, che ha annunciato anche una richiesta di danni all’immagine per calunnia ha detto che, nel 2017, si toglierà molti sassolini dalle scarpe: “La prossima puntata riguarderà le bugie e le falsità scritte su di me dal signor Boccali, ovvero colui che è riuscito a far perdere al centrosinistra una città dopo quasi 70 anni”.