Il consiglio comunale ha esaminato oggi pomeriggio la proposta di variazione di bilancio 2016/2018 illustrata dall’assessore Piacenti D’Ubaldi
Intervenendo nel dibattito Franco Todini (Il Cammello), ha parlato di “maggioranza arroccata” in “una situazione finanziariamente insostenibile con una rinegoziazione dei mutui ha spalmato debiti di oltre 50 milioni sulle future generazioni”.
Secondo Federico Pasculli (M5S) “i conti del Comune in realtà non tornano da parecchio: già negli anni scorsi il Comune di Terni aveva infatti indicatori attivi per la procedura di dissesto”.
“Se tutti sapevano – ha proseguito Pasculli – non si può giocare a nascondere le carte, perché il dubbio è che negli anni un indicatore decisivo del dissesto sia stato occultato”. “Occorre dunque certificare chiaramente quello che è accaduto in questi anni – ha concluso – per capire se questo Comune va verso il predissesto, oppure è in dissesto da anni”.
Per Thomas De Luca (M5S) “il sistema degli appalti frazionati con affidamenti diretti a tempo determinato ha nuociuto prima di tutto ai lavoratori alimentando il precariato”. “Questo sistema di nascondere – ha proseguito – è l’unica motivazione vera per la quale il Comune si trova sull’orlo del baratro creando gravissimi problemi soprattutto ai cittadini e ai lavoratori ed è dovuto all’irresponsabilità di chi ha amministrato la città”.
Valentina Pococacio (M5S) ha chiesto “come possa un debito fuori bilancio maturare negli anni”. “Ho il timore che con questa variazione di bilancio si possa fare la stessa cosa”. Valentina Pococacio ha inoltre sottolineato quelle che a suo parere sono le irregolarità contabili più evidenti nella gestione degli ultimi esercizi. Ha anche chiesto se per il 2016 esistano affidamenti che non hanno coperture adeguate.
Per Enrico Melasecche (IlT) , il Comune di Terni “non si è mai trovato in una situazione così disonorevole con la procedura di predissesto dovuta ad una pessima amministrazione che ha sempre lasciato correre senza intervenire, senza risolvere i problemi, creando debiti su debiti, bilanci non veritieri, che si ripercuotono ora sui cittadini sui lavoratori”.
Andrea Cavicchioli (Pd) ha illustrato una proposta atto d’indirizzo, sottoscritta da con il quale il consiglio comunale “preso atto dei parere favorevole del collegio dei revisori dei conti, nell’esprimere assenso per l’atto della variazione di bilancio, impegna sindaco e giunta ad effettuare tramite gli organismi preposti ogni doverosa e opportuna verifica del rispetto di tutte le normative applicabili per ogni aspetto relativo all’utilizzo delle risorse previste dalla deliberazione in questione per quanto riguarda le obbligazioni inerenti le singole poste la loro corretta genesi e la quantificazione degli oneri e tutto ciò in via pregiudiziale all’erogazione delle somme previste in ogni posta della deliberazione e considera il presente atto parte integrante della deliberazione stessa”.
Silvano Ricci (SpT) ha detto che voterà la delibera pur non condividendola. “Andavano inseriti i finanziamenti per la manutenzione delle scuole e per la segnaletica orizzontale vicino agli edifici scolastici”. Secondo Ricci si sarebbe potuto fare di più anche nei confronti delle situazioni di disagio sociale.
Francesco Ferranti (FI) ha fatto notare come anche la proposta di variazione “dimostra nei suoi contenuti i problemi di gestione finanziaria da parte dell’Ente”.
Il gruppo del Movimento 5 Stelle, ha predisposto e distribuito in consiglio un documento una parte del quale è stata trasformata in emendamento.